Riassunto analitico
La tesi si pone l’obiettivo di definire una strategia di pianificazione efficace e realmente applicabile al contesto lavorativo di Dana Motion Systems e, infine, determinare il livello di scorta di sicurezza ottimale. I principali step che hanno riguardato il progetto sono stati, successivamente all’estrazione dei dati da utilizzare, stabilire una classificazione ATO, MTO e MTS per i codici componenti, quindi, tramite una strategia bottom-up, partendo dai componenti, è stata definita la classificazione per i prodotti finiti. Durante una prima analisi è stata effettuata una ricerca approfondita della letteratura, al fine di avere la miglior conoscenza possibile per approcciarsi al caso pratico. Sono stati implementate differenti tipologie di classificazione che sono poi state applicati ai dati estratti dallo storico dell’organizzazione. Una volta aver definito la classificazione ottimale, che fa uso di tre criteri quali il numero di clienti, la frequenza e la deviazione standard, è stata implementata la strategia bottom-up al fine di classificare i prodotti finiti. Questo primo risultato ha permesso di comprendere su quali componenti sviluppare una strategia di tipo previsionale o su quali definire un logistic agreement con i clienti. Successivamente è stata definita la scorta di sicurezza per i componenti, anche in questo caso sono state implementate differenti formule delle quali è stata poi scelta quella migliore sia tramite l’uso di analisi quantitative sia qualitative e con il supporto e l’esperienza dei pianificatori di Dana. Un ulteriore passaggio è stato quello di analizzare gli spare parts e comprendere quando essi necessitino di una classificazione ad-hoc differente da quella degli altri componenti consumati unicamente per realizzare il prodotto finito. In tal senso è stata proposta una strategia ibrida in base alla tipologia di consumo del componente quando i volumi dei ricambi è molto elevato. I risultati ottenuti sono diversi: la riduzione delle scorte nel magazzino con conseguente diminuzione del suo valore, individuazione dei componenti non più utilizzati ma che comunque presentano una scorta e analisi dei ricambi differenziata da quella dei componenti ne sono alcuni esempi. Tutti i passaggi effettuati sono stati poi standardizzati al fine di poter ripetere il processo ogni sei mesi tramite l’attuazione di un modello di tipo rolling.
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Abstract
La tesi si pone l’obiettivo di definire una strategia di pianificazione efficace e realmente applicabile al contesto lavorativo di Dana Motion Systems e, infine, determinare il livello di scorta di sicurezza ottimale. I principali step che hanno riguardato il progetto sono stati, successivamente all’estrazione dei dati da utilizzare, stabilire una classificazione ATO, MTO e MTS per i codici componenti, quindi, tramite una strategia bottom-up, partendo dai componenti, è stata definita la classificazione per i prodotti finiti.
Durante una prima analisi è stata effettuata una ricerca approfondita della letteratura, al fine di avere la miglior conoscenza possibile per approcciarsi al caso pratico. Sono stati implementate differenti tipologie di classificazione che sono poi state applicati ai dati estratti dallo storico dell’organizzazione. Una volta aver definito la classificazione ottimale, che fa uso di tre criteri quali il numero di clienti, la frequenza e la deviazione standard, è stata implementata la strategia bottom-up al fine di classificare i prodotti finiti. Questo primo risultato ha permesso di comprendere su quali componenti sviluppare una strategia di tipo previsionale o su quali definire un logistic agreement con i clienti.
Successivamente è stata definita la scorta di sicurezza per i componenti, anche in questo caso sono state implementate differenti formule delle quali è stata poi scelta quella migliore sia tramite l’uso di analisi quantitative sia qualitative e con il supporto e l’esperienza dei pianificatori di Dana.
Un ulteriore passaggio è stato quello di analizzare gli spare parts e comprendere quando essi necessitino di una classificazione ad-hoc differente da quella degli altri componenti consumati unicamente per realizzare il prodotto finito. In tal senso è stata proposta una strategia ibrida in base alla tipologia di consumo del componente quando i volumi dei ricambi è molto elevato.
I risultati ottenuti sono diversi: la riduzione delle scorte nel magazzino con conseguente diminuzione del suo valore, individuazione dei componenti non più utilizzati ma che comunque presentano una scorta e analisi dei ricambi differenziata da quella dei componenti ne sono alcuni esempi.
Tutti i passaggi effettuati sono stati poi standardizzati al fine di poter ripetere il processo ogni sei mesi tramite l’attuazione di un modello di tipo rolling.
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