Riassunto analitico
In questo lavoro si vuole affrontare il tema di ricercare un'alternativa altrettanto valida all'applicazione della fibra di carbonio per i rinforzi strutturali impiegando una resina diversa dall'epossidica con l'obiettivo di abbattere i costi di ripristino strutturale. Grazie alla messa a punto di processi produttivi più economici per la realizzazione della fibra di carbonio, i compositi in FRP stanno prendendo sempre più campo nell'edilizia; inoltre l'abbattimento dei costi con l'impiego di materiali più economici, ma ugualmente validi, come la resina poliestere insatura, riveste un ruolo importante. Si è affrontati il problema con diversi rapporti a/c e diversi gradi di saturazione ambientale; successivamente abbiamo confrontato i risultati ottenuti con prove da strappo e flessionali con l'applicazione della resina epossidica, come avviene di consueto, e della resina poliestere oggetto di studio. Per la composizione satura del cemento è stata prevista, a seguito di evidenze sperimentali, la necessità di utilizzare un primer, sempre di resina poliestere, che non risente dell'umidità presente sulla superficie del cemento. Gli esiti ottenuti fanno ben sperare su una futura, ma non troppo lontana, applicazione di resine alternative all'epossidica, fornendo ai progettisti una possibilità di scelta sul tipo di materiale da impiegare in un ripristino strutturale.
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