Riassunto analitico
Nell'ambito dello studio delle interazioni tra organismo (umano e animale) e fibre minerali manca ancora un modello generale capace di descriverne la potenziale tossicità e patogenicità in relazione alle caratteristiche chimiche, strutturali e mineralogiche. Il grande vantaggio consisterebbe non solo nella comprensione dei meccanismi di interazione, ma soprattutto nella possibilità di predire a priori la potenziale pericolosità di fibre minerali al momento sconosciute dal punto di vista tossicologico, permettendo di prevenire nuovi casi di esposizione di massa come quello di Biancavilla (Italia) per la fluoro-edenite (Comba et al., 2003) e quello di Tuzcoy (Turchia) per l'erionite (Dumortier et al. 2001). Per cercare di colmare questa lacuna, il progetto PRIN 2010-2011 “Interazione fra minerali e biosfera: conseguenze per l’ambiente e la salute umana” è stato focalizzato sulle principali fibre minerali (crisotili, anfiboli ed erionite) per identificare i parametri che maggiormente incidono sulla tossicità e sviluppare questo modello generale di descrizione dei meccanismi di interazione. Il progetto ha evidenziato che diverse caratteristiche potrebbero contribuire alla tossicità e patogenicità, e sono stati identificati alcuni minerali che potrebbero possedere i requisiti per essere considerati potenzialmente pericolosi; uno di questi è la ferrierite fibrosa. Per comprovare la validità del modello sviluppato, il presente progetto di tesi mira alla completa caratterizzazione chimico-fisico-mineralogica di questa zeolite fibrosa (servendosi di diffrazione di raggi-X; analisi termica; microscopia ottica ed elettronica) con particolare riguardo alla reattività superficiale (tramite misure di area superficiale e potenziale Zeta) e alla generazione di radicali liberi (tramite spettroscopia EPR).
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