Riassunto analitico
Nella tesi approfondisco la concezione religiosa di Concepción Arenal, scrittrice gallega nata nel 1820, in una Spagna appena uscita dalla guerra di indipendenza contro le truppe napoleoniche, che si apprestava ad affrontare anni di guerre civili, fra tradizionalismo cattolico e liberalismo. L’autrice, che venne considerata un’eterodossa all’interno di un contesto di tradizione profondamente cattolica, produsse un cospicuo numero di opere inerenti il diritto, la carità, la questione penale e il femminismo, oltre ad intraprendere, seppur per un breve periodo, la carriera giornalistica, prima collaborando per il quotidiano La Iberia e successivamente fondando lei stessa il periodico La voz de la Caridad. Nel primo capitolo tratterò la biografia della Arenal, descrivendo gli avvenimenti che, a mio giudizio, furono determinanti per la sua formazione intellettuale e religiosa, successivamente, nel secondo capitolo verranno affrontati i caratteri del contesto spagnolo dell’epoca, esaminando alcuni fenomeni fondamentali dell’esperienza storica spagnola, come la difficoltà nel dare vita a un nuovo ordine sociopolitico al tramonto dell’ancien régime, che in Spagna terminò con le Cortes di Cadice e la Costituzione del 1812. La penisola iberica vide così un’incessante lotta tradizionalista, incarnata dal carlismo dal 1821 al 1876, contro la pressione della modernità, che sfociò in aperte guerre civili contro il precario stato liberale. Nel terzo ed ultimo capitolo si analizzeranno gli scritti dell’autrice dove trapela, in maniera più o meno esplicita, l’ideale religioso della donna, che pur essendo dichiaratamente cattolica non compare nel novero degli autori cristiani. Partendo dai primi scritti dell’autrice, profondamente influenzati dalla perdita del padre e dalla severa educazione impartitale dalla madre, si arriverà ad approfondire alcune delle lettere che Concepción inviò a Jesús de Monasterio, quando a causa della morte del marito trovò conforto nella fede cattolica. Grazie all’amico, la donna conobbe Las Conferencias de San Vicente de Paúl, associazione caritativa di stampo cattolico costituita da volontari laici, per fondare poi nel 1859 il ramo femminile della società. Considerando gran parte della produzione letteraria incentrata sulla religiosità, si arriverà a trattare le opere inerenti la carità e il sentimento religioso dell’autrice, come El visitador del pobre, La beneficiencia, la Filantropía y la Caridad e l’inedito Dios y Libertad. Focalizzando il pensiero arenalino si approfondirà il tema del cattolicesimo sociale nel contesto del Sexenio Revolucionario (1868-1874), come importante punto di svolta per la questione sociale spagnola, oltre a considerare le influenze dei settori liberali e riformisti ottocenteschi che caratterizzò le opere di Concepción Arenal. Pur essendo estranea all’ambiente politico dell’epoca, l’autrice non si esimette dall’esprimersi riguardo alla libertà religiosa proclamata nel 1874 e alla successiva dissoluzione delle associazioni religiose; attraverso gli articoli pubblicati sul periodico La Voz de la Caridad emergerà chiara la sua posizione. Concludendo, si analizzeranno i tratti salienti del femminismo cattolico e della relazione esistente fra la donna spagnola e la religione, tentando di delineare il profilo di un’autrice illuminista-liberale con una spiccata sensibilità cristiana riformista.
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Abstract
In the thesis I deepen the religious conception of Concepción Arenal, galician writer born in 1820, in a Spain just exit from war of independence against the Napoleonic troops.
The author, which was considered an unorthodox in a context of tradition deeply catholic, wrote a cospicuous number of works related to the law, the charity, the criminal-law issues and feminism, in addition to undertake, albeit for a short period, the journalistic career, before working for the daily newspaper La Iberia and subsequently by basing herself the periodical La Voz de la Caridad.
In the first chapter I will treat Arenal’s biography, describing the events that, in my opinion, were conclusive for her intellectual and religious formation, subsequently, in the second chapter I’ll speak about the characters of the Spanish context of the epoch, examining some fundamental phenomena of the Spanish historical experience as the difficulty to give life to a new sociopolitical order in the end of the ancien régime, that finished in Spain with the Cortes of Cadice and the Constitution of the 1812.
The Iberian peninsula saw an incessant struggle traditionalist, embodied by the Carlism since 1821 to 1876, against the pressure of the modernity, that flowed in open civil wars against the precarious liberal State. In the third and last chapter Arenal’s writings be analyzed where leak out the religious ideal of the woman, that being avowedly Catholic doesn't appear in the group of the Christian authors.
Departing from the first writings of the author, deeply influenced by the loss of her father and by the severe education imparted her by the mother, I’ll arrive to deepen some of the letters that Concepción sent de to Jesús Monasterio, when after the death of her husband it found comfort in the Catholic faith. Thanks to the friend, the woman knew Las Conferencias de St. Vicente de Paúl, charitable and Catholic association constituted by secular volunteers and in 1859 she founded the society’s female division.
Considering big part of the literary production centralized on the religiousness, I’ll come to treat the works inherent the charity and the religious feeling of the author as El visitador DEL pobre, La beneficiencia, la Filantropía y la Caridad and the unpublished Dios y Libertad. Focusing the arenalino thought, I’ll deepen the theme of the social Catholicism in the context of the Sexenio Revolucionario (1868 -1874), as important point of turn for the Spanish social matter, besides considering the influences of the liberal sectors and nineteenth-century reformists that characterized Concepción Arenal’s works.
Even if extraneous to the political environment of the epoch, the authoress didn't abstain to express her respect to the religious liberty proclaimed in 1874 and to the following dissolution of the religious associations; through the articles published on the periodical La Voz de la Caridad her position will emerge clear. Concluding, I’ll analyzed the salient lines of the Catholic feminism and the existing relationship between the Spanish woman and the religion trying to delineate the profile of an enlightenment-liberal author with a strong Christian sensibility reformist.
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