Riassunto analitico
Lo studio della mia tesi affronta le problematiche relative alle dinamiche di apertura ai mercati globali della regione Puglia nella speranza di esaminarle in un' ottica ampia ed innovativa; sono state analizzate da una parte le caratteristiche strutturali di fondo dell’ ambiente produttivo locale e dall’ altra i processi di internazionalizzazione di quegli aspetti più tradizionali del commercio pugliese. Il tema centrale è il lancio dell’ internazionalizzazione produttiva delle imprese pugliesi, il quale costituisce uno dei passaggi cruciali per la ripresa dello sviluppo della regione. L’ elaborato è stato suddiviso in quattro capitoli e l’ obiettivo è stato quello di analizzare in profondità il sistema produttivo pugliese che risulta avere ancora dei deficit sia sul fronte della produzione sia su quello dell’ export, a differenza di ciò che accade invece in alcune regioni del Nord. Il primo capitolo approfondisce i vari settori su cui si basa l’ economia pugliese e individua le filiere tecnologico - produttive. Si conclude analizzando su cosa vertono le esportazioni delle province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto e su quali siano le politiche di condotta da utilizzare per lo sviluppo di un sistema competitivo. Nel secondo capitolo si entra a pieno nel cuore della tesi in quanto si delinea il quadro delle politiche di internazionalizzazione a favore del sistema produttivo pugliese, proponendo il tema della globalizzazione, partendo dalle prime politiche in ambito comunitario che si sono attuate per la liberalizzazione dei mercati. Andando avanti nel capitolo si assiste all’ attivazione di nuovi percorsi che la Puglia intraprende con riferimento alle politiche di cooperazione allo sviluppo. Vengono infine descritte le politiche e i metodi per rimuovere gli ostacoli che limitano la piena partecipazione della Puglia nell’ economia globale. Come risulta dal passato, dietro la domanda di servizi reali da parte delle imprese si nascondono fornitori con un’ offerta di servizi e professionalità poco adeguata; ed è per questo che il terzo capitolo affronta il ruolo fondamentale giocato dal sistema bancario nel promuovere l’ internazionalizzazione delle imprese e nel risolvere i “fallimenti di mercato”. Il quarto ed ultimo capitolo si occupa del caso del batterio killer “Xylella Fastidiosa” che ha messo in ginocchio la produzione olivicola salentina. Oltre a chiarire gli aspetti principali del batterio partendo dalle sue origini, viene approfondito il tema del “disseccamento rapido dell’ ulivo”, un’ affermazione comparsa pochi anni fa nel Salento leccese causata da un patogeno da quarantena di origine americana la cui identificazione in Puglia, costituisce la prima presenza accertata in territorio comunitario. Vengono esposte ed esaminate le diverse direttive adottate a livello comunitario e le varie misure di contenimento del patogeno. A conclusione del capitolo il quesito che ci si pone è se la Xylella sia stata veramente la causa dello sradicamento di milioni di ettari di ulivi, oppure ci sia una “strana coincidenza” sul fatto che il metanodotto attraverserà proprio i territori su cui sono stati rinvenuti i maggiori focolai di Xylella Fastidiosa.
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