Riassunto analitico
La crisi economica e finanziaria che negli ultimi anni ha colpito duramente il sistema economico internazionale, ha provocato nel cittadino comune, non esperto in materia, un certo interesse per l'argomento. La principale fonte di informazione sono i mezzi di comunicazione di massa, che hanno l'obbligo di garantire un linguaggio chiaro e comprensibile. Infatti, mai come in questo momento, i cittadini chiedono delle spiegazioni su quanto sta accadendo. Il problema del “non esperto” è quello di doversi imbattere in una terminologia colma di tecnicismi e forestierismi, provenienti principalmente dal mondo anglosassone, e la costante introduzione di parole nuove, di cui i non specialisti, talvolta, ignorano il significato. Il mio lavoro di tesi si basa su un'analisi accurata svolta su un corpus linguistico di articoli tratti dalla stampa economica del principale quotidiano spagnolo: El País. L'intento è quello di esaminare anglicismi e neologismi in esso presenti, con lo scopo di offrire possibili proposte di traduzione per gli anglicismi non adattati e per dimostrare che, anche per i termini provenienti dall'inglese che ormai sono entrati a far parte del linguaggio comune, esistono delle possibili sostituzioni, risultando, dunque, innecessario il ricorso a termini stranieri. Questo studio si propone, inoltre, di analizzare i sempre più numerosi termini nuovi apportati dalla crisi economica nella lingua spagnola. Il fine ultimo di questo lavoro è quello di dimostrare che l'attuale crisi economica non ha affatto provocato una “crisi del linguaggio” anzi, è una fertile fonte di arricchimento della lingua spagnola. Con questa tesi si intende offrire, dunque, un contributo alla discussione su anglicismi e neologismi, cercando di orientare e contenere le oscillazioni del pendolo della norma dello spagnolo contemporaneo tra conservazione e innovazione.
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Abstract
The economic and financial crisis that, in recent years has hit the international economy system, has led the average citizen, not expert on the matter, to take an interest in it.
The mass media nowadays are our main source of information and they are required to ensure a clear and understandable language. In fact, never as in this moment, citizens ask for explanations about what is happening worldwide.
Non-experts have to bump into technical terms and foreign words, mainly coming from the English speaking world, and the constant introduction of new words: the problem is that many inexperienced people are unaware of the meaning of these terms.
My thesis is based on a careful analysis conducted on a corpus of articles taken from the business press of the main Spanish newspaper: El País. The aim of this study is to analyse anglicisms and neologisms in order to provide suitable suggestions for the translation of non-adapted anglicisms and to show that, even for terms derived from English that have become part of the everyday language, there are possible substitutions. Therefore, the use of foreign terms would be unnecessary. This study also aims to investigate the increasing number of new terms introduced into the Spanish language by the economic crisis.
The ultimate purpose of this work is to demonstrate that the current economic crisis has by no means caused a “crisis of language”: on the contrary, it is a fertile source of enrichment of the Spanish language. Moreover, the present study intends to offer a contribution to the debate on anglicisms and neologisms trying to adjust and restrain the swinging pendulum of the contemporary Spanish norm between conservation and innovation.
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