Riassunto analitico
Attualmente la richiesta da parte del mercato di lastre con finitura lappata lucida è largamente diffusa, in quanto permettono di simulare le pietre naturali. La necessità di soddisfare questa domanda da un punto di vista produttivo ha spostato l’attenzione dell’industria ceramica verso lo studio e lo sviluppo delle graniglie ad umido. Queste ultime sono costituite da una sospensione di graniglie, smalto, acqua e colla in proporzioni definite e fungono da strato di finitura superficiale per la piastrella, permettendo di soddisfare le esigenze applicative, tecniche ed estetiche proprie dei grandi formati. Il presente lavoro di tesi ha avuto come obiettivo la determinazione dell’influenza della distribuzione granulometrica di una graniglia sulle proprietà di una piastrella lucida post lappatura. Durante la prima fase di ricerca sono stati analizzati i costituenti della sospensione: smalto e graniglie; queste ultime vengono prodotte per macinazione a secco di fritte al fine di ottenere specifiche dimensioni granulometriche. In particolare, sono state prese in considerazione tre tipologie di graniglie (1,2,3), di medesima composizione chimica e differente granulometria e processo produttivo. In particolare, sono state effettuate analisi granulometriche, termiche e di microscopia elettronica. Lo studio ha previsto: 1) revisione della letteratura scientifica relativa a fenomeni di sinterizzazione e cristallizzazione, in particolare correlati a fritte ceramiche; 2) analisi granulometrica mediante granulometro laser; 3) analisi termiche con microscopio riscaldante, dilatometro meccanico e analisi termica differenziale (DTA),per la determinazione, rispettivamente, del grado di fusibilità, del coefficiente di dilatazione termico lineare e delle temperature di transizione vetrosa, cristallizzazione e fusione; 4) analisi di microscopia elettronica SEM ed EDS, sia su polveri tal quali sia sottoposte a trattamento termico previa applicazione sul supporto ceramico. Inoltre, tali prove sono state effettuate su campioni cilindrici ottenuti per pressatura delle graniglie, riscaldati fino al raggiungimento di temperature caratteristiche e bruscamente raffreddati al fine di bloccarne la cristallizzazione in corso. La seconda parte dello studio è stata incentrata sull’analisi delle graniglie a umido. Anche in questa fase, il lavoro ha previsto: 1) preparazione dei pezzi ceramici previa applicazione della sospensione su un supporto di dimensione 33x33 cm opportunamente ricoperto da engobbio e digitalizzato; 2) misure granulometriche delle tre graniglie a umido (1S, 2S, 3S), tramite granulometro laser 3) analisi termiche per mezzo di microscopio riscaldante, dilatometro meccanico e analisi termica differenziale (DTA); 4) caratterizzazione mediante microscopia elettronica SEM ed EDS di campioni rappresentativi di una piastrella cotta, osservando sia la sezione in condizioni di pre lappatura sia lo strato di finitura superficiale in pre e post lappatura; 5) analisi di caratterizzazione superficiale sui campioni lappati come prove colorimetriche , di glossy, di macchiabilità, prove di attaccabilità chimica e di resistenza al graffio mediante durometro universale a penna. La terza e ultima fase del lavoro è stata finalizzata alla creazione di una nuova graniglia di granulometria intermedia tra le graniglie 2 e 3, sulla quale sono state condotte le stesse prove sopra elencate e che ha permesso di confermare, ulteriormente, i risultati già raccolti.
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