Riassunto analitico
Il trasporto aereo ha conosciuto , nell'era moderna dell'aviazione civile,una crescita esponenziale e costante. Sicuramente la diffusione delle tratte e dei vettori ha portato con sé un processo di normalizzazione del trasporto aereo che non viene più percepito dagli utenti-consumatori come un mezzo "eccezionale". Viene, tuttavia da chiedersi se questa globalizzazione del settore, non sia andata in qualche modo a discapito della sicurezza dei passeggeri e delle loro libertà fondamentali. All'epoca dell'aviazione di Chicago del 7 dicembre del 1944, su cui si fondava il quadro generale della disciplina dell'aviazione civile internazionale, non era nemmeno immaginabile il problema della sicurezza rispetto agli atti di terrorismo nei termini in cui si è poi sviluppato a seguito, da un lato, della diffusione del trasporto aereo come trasporto di massa e , dall'altro, dell'acuirsi di varie situazioni di crisi che in qualche misura sfuggivano dal controllo degli Stati. Nei primi anni della diffusione del trasporto aereo civile, si sono tendenzialmente registrati , al più, episodi di indisciplina fra i passeggeri che, pur potenzialmente in grado di creare situazioni di pericolo di volo, non erano finalizzati ad assumere il controllo dell'aeromobile; in vari casi si trattava di vicende ascrivibili più al panico del volo, che non ad un intento criminale o comunque antisociale. La diffusione, inevitabile , del trasporto aereo ha suscitato l'attenzione di organizzazioni terroristiche , che, con l'obiettivo di diffondere il terrore sociale, hanno ritenuto l'aviazione civile uno strumento particolarmente interessante al fine di commettere azioni spettacolari. Il danno in sé considerato non è l'obiettivo di organizzazioni atte a sovvertire gli ordini statali, ma un mezzo tramite il quale, si creano danni ingenti, in termini di vite umane e attenzione mediatica . Oggi ci si ritrova a dover fronteggiare una nuova evoluzione degli atti criminali contro la sicurezza della navigazione,rispetto al quale gli strumenti predisposti dalle menzionate Convenzioni di Tokio, dell'Aja e di Montreal, non costituivano un quadro normativo sufficiente. Infatti tali strumenti, certamente tutt'ora importanti in generale, perdono tutta la loro efficacia dissuasiva rispetto a terroristi che non ricercano una via di scampo dopo aver compiuto la loro azione criminosa; ecco perché queste situazioni possono essere fronteggiate soltanto attraverso un'efficace azione di prevenzione. Le attività di prevenzione si articola sotto il profilo normativo, nazionale europeo e internazionale , attraverso la creazione di un corpus di norme che combattono il fenomeno con una strategia comune. Le tipologie e il livello delle misure di sicurezza in tutti gli aeroporti sono cambiati in seguito all'evento dell'11 settembre. Si è reso necessario aprire un capitolo nuovo relativo ai controlli strutturati su standard internazionali oltre che su un'attività di continuo monitoraggio sull'intera organizzazione del trasporto aereo: infrastrutture, gestori, compagnie aeree, scuole di volo, oltre che su passeggeri, bagagli, merci e aeromobili. La sicurezza dell'aviazione, che è intesa a prevenire atti dolosi contro gli aeromobili, i loro passeggeri ed equipaggi, ha suscitato, da un lato, l'attenzione degli operatori del diritto, sempre più attenti nel trovare misure concrete atte a contrastare il fenomeno in evoluzione , dall'altro, si è discusso sulla portata incisiva delle misure di sicurezza, sulla vita quotidiana dei passeggeri.
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