Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi nasce da un mio interesse personale per la Letteratura per l’Infanzia che è scaturito proprio dal corso di studi di Letteratura per l’Infanzia che ho frequentato durante il secondo anno accademico. In particolare, la mia passione per le avventure di Alice è nata durante il mio primo Tirocinio attivo che ho svolto presso la Scuola dell’Infanzia. La curiosità e l’interesse che i bambini mostravano nei confronti del romanzo di Alice nel Paese delle Meraviglie che leggevo loro nei momenti ricreativi, mi ha portato a voler conoscere più da vicino e nel dettaglio questa storia e i suoi personaggi così amati dai bambini. Diversi laboratori e corsi che ho frequentato durante questi cinque anni accademici, inoltre, mi hanno confermato l’importanza del contesto educativo in cui i bambini imparano e fanno esperienze. I molteplici studi che abbiamo intrapreso sulla motivazione all’apprendimento mi hanno portata a ragionare su questo tema così rilevante e significativo ai fini dell’insegnamento e acquisizione di competenze. Dunque, l’utilizzo della dimensione narrativa come affiancamento alla scoperta e alle esperienze vissute dai bambini ai fini dell’acquisizione di competenze mi è sembrato un ottimo metodo per sostenere i bambini nel loro percorso di apprendimento. In modo particolare, ho potuto applicare questa metodologia all’interno del mio Progetto di Tirocinio di Arte e Letteratura per l’Infanzia che ho proposto in una classe prima della Scuola Primaria e che sarà raccontato e analizzato nell’ultimo capitolo di questo lavoro di tesi. Dopo aver ripercorso, nel primo capitolo, le tappe più significative della vita di Lewis Carroll, il padre di Alice, e le sue opere principali, nel secondo viene analizzato il contesto storico e sociale in cui visse l’autore – riservando spazio all’analisi dell’educazione e dell’infanzia nell’epoca vittoriana - e in cui sono nati i romanzi che narrano le avventure di Alice. Nel terzo capitolo l’attenzione ricade sui principi regolatori dei due mondi fittizi in cui Alice si trova a vivere le sue avventure, con un’analisi dei personaggi con cui la bambina affronta significative esperienze. I temi principali che fungono da sfondo alle avventure vissute da Alice sono affrontati nel quarto capitolo dove una considerevole attenzione viene posta sull’utilizzo della lingua inglese, il personaggio principale dei due romanzi. Citando parti del romanzo, vengono analizzati i numerosi giochi di parole in lingua realizzati tramite l’uso di omofonie e di espressioni dal doppio significato. L’esponente di questo tema è Humpty Dumpty, definito da alcuni studiosi il portavoce delle teorie linguistiche di Carroll. Considerevole attenzione, dunque, viene riservata all’analisi del senso e del significato delle parole all’interno della letteratura nonsense. Un altro tema affrontato è quello del Tempo, analizzato all’interno del nuovo scenario che si stava affermando all’interno della società vittoriana. Infine, nell’analisi dei romanzi di un matematico come Carroll, non possono mancare approfondimenti scientifici in Wonderland. E’ poi nel quinto capitolo che viene descritto e analizzato il percorso di Arte e Letteratura per l’Infanzia centrato sulla fruibilità del testo in sede didattica. L’obiettivo di questo percorso è stato proprio quello di sostenere e di affiancare i bambini nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, dove vige una frammentata suddivisione delle discipline al fine di rendere tale passaggio graduale e di fornire continuità e unitarietà al loro percorso di apprendimento. Il Progetto, infatti, affronta diverse discipline scolastiche collegate dal romanzo di Alice che funge da sfondo integratore, leggendo le avventure di Alice come un viaggio alla ricerca di sé.
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