Riassunto analitico
David Greig, drammaturgo e direttore artistico del Royal Lyceum Theatre di Edimburgo, è non solo uno degli esponenti di punta del nuovo teatro scozzese ma è definito anche dalla critica come uno dei drammaturghi più prolifici e poliedrici della scena teatrale contemporanea. La sua vasta produzione teatrale vanta, infatti, più di cinquanta opere. La drammaturgia di Greig spesso si interroga sul senso di identità nazionale e culturale esplorando tali concetti nella loro matrice politico-sociale, linguistica e soprattutto umana. Il suo teatro rappresenta un mondo globale più che locale, che riflette pienamente la sua condizione personale di cosmopolita: l’autore, infatti, è nato a Edimburgo ma ha vissuto gran parte della sua infanzia in Nigeria, cosa che ha contribuito a formare il suo modo di pensare e di concepire il mondo. Il presente lavoro esamina i temi principali del teatro di Greig soffermandosi su alcune opere specifiche. Tale analisi è preceduta da un breve excursus sul teatro scozzese nel corso dei secoli. Ci si è soffermati in particolar modo sul teatro della Suspect Culture, che rappresenta la prima produzione delle opere di David Greig in collaborazione con altri drammaturghi. All’interno di questa produzione si è scelto di analizzare Airport, un collage di ventitre scene brevi nelle quali viene riproposta la routine quotidiana di passeggeri e lavoratori in un aeroporto internazionale. In questo non-luogo, i personaggi cercano di comunicare tra loro utilizzando per lo più il linguaggio non verbale, il quale riflette lo stereotipo culturale dell’individuo. Airport è un’opera in cui sono rappresentati i concetti di non-luogo e di transnazionalismo, tematiche che fanno da filo conduttore alla maggior parte dei suoi lavori. In Europe e in The American Pilot, accomunate da uno scenario simile, dove la guerra fa da contorno e causa l’incontro/scontro tra personalità di nazionalità differenti, si mettono in evidenza sia le tematiche dell’Altro,visto come una figura che arreca disturbo, sia la condizione socio-politica attuale. Europe, è ambientata in una stazione ferroviaria, in cui l’arrivo di due profughi scatena, all’interno della comunità, reazioni diverse, che sfociano in sentimenti contrastanti come l’odio e l’amore. In The American Pilot, un soldato americano è tenuto in ostaggio dagli abitanti di un piccolo villaggio controllato da ribelli poiché viene visto come una minaccia da distruggere. In conclusione, Pyrenees è un’opera in cui le tematiche di Greig vengono rappresentate sotto un altro punto di vista: qui, l’Altro diventa il Diverso, un uomo che ha perso la memoria e va alla ricerca della propria identità. Ciò che emerge in queste opere è l’utilizzo, da parte di Greig, di un linguaggio terso, a tratti poetico ma soprattutto ironico. Nella rappresentazione delle sue opere, l’autore invita lo spettatore a non dare nulla per scontato e a immaginare l’incontro con l’Altro come un’opportunità per conoscere una nuovo mondo.
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Abstract
David Greig is the playwright and artistic director of the Royal Lyceum Theatre of Edinburgh. In addition to being one of the leading figures of the new Scottish theatre, contemporary critics regard him as one of the most prolific and versatile playwrights of our times, not least because of his large theatrical output – he has published more than fifty plays. His dramaturgy is centrally concerned with the sense of national and cultural identities. Greig explores questions of identity in sociopolitical and linguistic terms, through an approach that intends to represent human reality in its global rather than local features, hence reflecting his own personal condition as a cosmopolitan individual. As a matter of fact, Greig was born in Edinburgh and brought up in Nigeria, thus, his life has been shaped by different cultures.
The central aim of this thesis is to examine the major themes of Greig’s theatre through the close reading of some of his plays. His production, however, must be contextualized within the history of Scottish theatre and its evolution through the centuries. The next step has been to focus on the theatre of the so-called Suspect Culture, which represents the first period of Greig’s theatrical production, in collaboration with other playwrights. The play Airport belongs to this stage. It is a collage of twenty-three short scenes which re-enact the everyday routine of air travel in an international airport. In this non-place, the characters try to communicate by using, most of the time, body language which reflects the cultural and national stereotype of each individual. In Airport the concepts of non-spaces and transnationalism are clearly foregrounded. Indeed, these issues emerge in most of his works.
The next two plays analysed, Europe and The American Pilot, are characterized by a similar setting marked by war and the encounter/clash among different national identities, the issues of otherness in specific sociopolitical conditions. Europe, is set in a railway station where the arrival of two refugees leads to very different responses from the locals, which provoke contrasting feelings as hate and love. In The American Pilot, a soldier is being held by the inhabitants of a small village, because, he is considered a threat which must be destroyed.
Finally, Pyrenees presents similar themes but from a totally different perspective: this time the Other becomes the Stranger, a man who has lost his memory and is seeking his own identity.
What emerges from these plays is the use of a concise language, sometimes poetic but, especially ironic. In his plays, Greig invites the audience not to take anything for granted as well as to imagine the encounter with the Other as an opportunity to experience another world.
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