Riassunto analitico
La tematica affrontata riguarda il riconoscimento dei crediti di imposta (IVA, imposte dirette o IRAP), sorti in annualità per le quali la relativa dichiarazione risulta omessa. All’interno della dichiarazione omessa rientra non soltanto la dichiarazione che non è stata presentata dal contribuente, ma anche quella che è stata trasmessa dopo 90 giorni dal termine “ordinario”: di conseguenza, anche i crediti risultanti da dichiarazioni presentate con queste tempistiche presentano le stesse criticità di una dichiarazione omessa. Il problema, che ha generato un significativo contenzioso, è quello di stabilire ciò che accade quando il credito formatosi nel precedente periodo d'imposta per il quale la relativa dichiarazione risulta omessa viene riportato in dichiarazione: ci si interroga se tale credito sia irrimediabilmente perso o se vi possono essere dei rimedi. Il contribuente rischia così di mettere in pericolo il proprio diritto ad ottenere il credito per un errore di carattere procedimentale (mancata presentazione della dichiarazione), errore cui, tuttavia, non può attribuirsi una scarsa rilevanza, data la fondamentale funzione attribuita alla dichiarazione dei redditi quale vera e propria cinghia di trasmissione delle informazioni all'Amministrazione finanziaria, anche in senso propedeutico alla tempestiva realizzazione di eventuali controlli. L'Agenzia delle Entrate si è espressa numerose volte riguardo questo argomento, vengono analizzate in questa sede le ultime due circolari inoltrate dalle Entrate, ovvero la circolare n. 34/E del 2012 e la 21/E del 2013, riportando anche a confronto le diverse tesi affrontate in dottrina e le più recenti sentenze della Cassazione in modo da offrire esempi pratici di applicazione della normativa.
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