Riassunto analitico
Lo scopo del lavoro è quello di analizzare il comportamento tribologico di materiali compositi a matrice PTFE additivati con filler di diversa natura, in accoppiamento con due tipologie di contro-superficie di interesse per applicazioni in sistemi di tenuta per impianti alimentari: superficie di acciaio inossidabile austenitico non trattata (AISI 304 Ra=0,2 – 0,4 um) e superficie rivestita in cromia (Cr2O3) mediante termo-spruzzatura. Il progetto è svolto in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) e il gruppo ATP, azienda da anni impegnata nella produzione di sistemi di tenuta e lavorazioni plastiche, che si distingue nel mercato per innovazione e qualità. Il comportamento tribologico viene valutato mediante test di laboratorio di tipo pin-on-disc, misurando il tasso d’usura del pin polimerici e il coefficiente d’attrito. Studi condotti sulla tribologia dei materiali polimerici hanno evidenziato come esista una correlazione tra un ottimo di prestazioni e la formazione di un transfer-film quanto più uniforme e stabile; in particolare, è importante approfondire l’effetto dell’aggiunta di filler nella matrice fluoropolimerica sul meccanismo di usura del materiale e sulla qualità del tribofilm prodotto. L’analisi è coadiuvata anche da misure termografiche della temperatura di contatto durante la prova, e da apposite misure di conducibilità termica sui campioni polimerici e sulle superfici contro cui il materiale si trova in contatto: si vuole verificare se una buona conducibilità termica dei materiali accoppiati, e quindi una migliore dissipazione del calore dalla zona di contatto, possa ottimizzare le proprietà tribologiche finali. I filler che verranno studiati nel dettaglio sono: • Bronzo lamellare; • Bronzo sferoidale; • PEEK (10 e 20 %). Mediante gli strumenti presenti in Università sarà possibile effettuare le prove tribologiche (con misura termografica della temperatura di contatto), analizzare lo spessore e le caratteristiche del tribofilm e determinare un’eventuale degradazione del materiale a seguito del contatto tribologico, individuando così il meccanismo di formazione del tribofilm.
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