Riassunto analitico
L’idea di questa tesi di laurea nasce dalla ricerca di un continuo miglioramento dell’azienda Bondioli & Pavesi presso la quale lavoro da 3 anni. Alla Bondioli & Pavesi si coltiva da sempre una sola grande passione: la trasmissione di potenza. Dall'agricoltura alle macchine mobili, dalla trasmissione meccanica ai componenti oleodinamici ed elettronici, Bondioli & Pavesi realizza ogni giorno, in tutto il mondo, soluzioni per il movimento. La Casa madre del Gruppo è situata a Suzzara (MN) ed è presso di essa che sono state eseguite le attività di ricerca sulle quali si basa questa tesi. L’oggetto dello studio è una scatola ad ingranaggi definita Pump Drive, la quale è installata sul fianco di una mietitrebbia e consente di collegare un motore endotermico a una o più pompe oleodinamiche; essa è pertanto impiegata in tutte le macchine operatrici mobili in cui sia necessario trasformare la potenza meccanica in potenza oleodinamica da utilizzare per la traslazione e i servizi. Trattandosi di velocità di rotazione elevate, la scatola ad ingranaggi presenterà una elevata intensità di rumore causato dalle vibrazioni dei singoli componenti. Quindi, è importante cercare di limitare questo fenomeno, visto che sono in vigore norme sempre più restrittive sui limiti di emissioni acustiche nei veicoli. Un fattore chiave per limitare il rumore e quindi le vibrazioni degli organi, è far si che i modi propri dei singoli componenti si presentino a frequenze diverse da quelle di eccitazione; quest’ultime coincidono per le scatole ad ingranaggi alle frequenze di rotazione dei vari assi e alla frequenza di ingranamento degli ingranaggi. Quindi diventa necessario andare a caratterizzare i modi propri dei componenti del prodotto che si va a fornire, tramite un confronto tra test sperimentali e simulazioni FEM. Questo studio è in particolare focalizzato sulla progettazione di un banco idoneo per i test sperimentali, sulla realizzazione dei test e sulla caratterizzazione dei modi flessionali della cassa mediante la validazione di un modello FEM. In futuro, tramite successive analisi di diagnostica si potranno individuare i modi che hanno una maggiore influenza e che vengono maggiormente eccitati in condizioni operative e successivamente riprogettare i componenti in modo che questi si presentino a frequenze diverse.
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