Riassunto analitico
Per promuovere la diffusione delle informazioni ambientali, il Quinto Programma di Azione in materia ambientale della Comunità Europea ha promosso l’adozione delle etichettature ambientali (dichiarazioni ambientali di prodotto) basate su studi LCA, in modo da permettere l’implementazione delle banche dati nazionali e consentire ai progettisti e ai decisori istituzionali di accedere a dati aggiornati e locali. A questo scopo, nel lavoro che segue, viene preliminarmente presentato uno studio approfondito sul tema LCA e sulla certificazione ambientale di prodotto. Tra le certificazioni, analizzate nel dettaglio, ci sono: l’EPD (Environmental Product Declaretion), Ecolabel, EMAS, Remade in Italy, Plastica seconda vita, Carbon Footprint, FSC (Forest Stewardship Council) e la certificazione ambientale dell’edificio ovvero LEED (Leedership in Energy and Enviromental Design).
Nella descrizione del progetto, in seguito ad un’analisi approfondita, vengono definiti i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici, il cui inserimento nei documenti di gara è divenuto obbligatorio in seguito all’emanazione del nuovo codice appalti D. Lgs n. 50 del 18 aprile 2016, che all’art. 34, commi 1, 2 e 3 disciplina l’applicazione dei “Criteri di sostenibilità energetica ed ambientale” nelle gare pubbliche. L’Italia è il primo Paese che ha imposto l’obbligo di applicazione dei CAM per le stazioni appaltanti, ampliando l’importanza che gli “acquisti verdi” rivestono come strumento strategico per favorire la “transizione” verso un’economia più sostenibile. Nei capitoli successivi viene illustrata una simulazione di ristrutturazione di un fabbricato, situato a Fossoli di Carpi (MO), che rispetti alcuni punti dei Criteri Ambientali Minimi richiesti dalla stazione appaltante. Il progetto prevede la descrizione dell’edificio, l’organizzazione del personale, il mansionario operativo con organigramma e organizzazione del cantiere in conformità ai CAM, il documento di valutazione dei rischi e sicurezza in cantiere (formazione/addestramento, DPI, segnaletica di cantiere), il Piano di Gestione Ambientale (PGA) e gestione delle emergenze. Successivamente, viene proposto un piano di demolizione in funzione di diversi scenari (FASE A) con analisi economica (costi della sicurezza, demolizione, logistica, attrezzature, trasporto e conferimento rifiuti) e un piano di ristrutturazione (FASE B) in cui nel corso del progetto, sarà mostrata una ricerca sui componenti edilizi, come laterizi, isolanti, intonaci, piastrelle e lampade con analisi di costi ed emissioni tramite LCA. Questi materiali presenteranno le certificazioni ambientali in conformità ai CAM. Infine, si giungerà ad un confronto (FASE A + B) che metterà in luce la scelta dello scenario migliore in termini di costi, prestazioni ed efficienza ambientale.
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