Riassunto analitico
Al termine della prima guerra mondiale l'Italia si trova in una situazione vittoriosa, e come riconoscimento dei suoi meriti chiede il rispetto del patto di Londra e di conseguenza l'annessione delle terre irredente del Sudtirolo al territorio italiano, così da ricreare il proprio confine naturale. Con l'avvento del fascismo, queste regioni a maggioranza alloglotta, devono essere, secondo l'idea del regime, italianizzate. Inizia così un'ingente opera di modifica della legislazione scolastica e regionale della Venezia Tridentina e più in particolare della zona dell'Alto Adige. Viene eliminato qualsiasi richiamo alla lingua e alla cultura tedesca, ma alcune persone non sono d'accordo con la linea mantenuta dal regime. Per questo iniziano una vera e propria resistenza passiva creando le Katakombenschule, istituzioni scolastiche in cui segretamente viene mantenuto l'insegnamento del tedesco e della cultura germanica. I fondatori furono un canonico tedesco, Michael Gamper e alcuni insegnanti, avvocati e professionisti laici, che non volevano perdere le proprie origini, tra questi spicca la figura di Josef Noldin. Essi saranno in seguito duramente perseguitati dal regime, condannati ed esiliati.
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