Riassunto analitico
Gli stereotipi di genere sono estremamente diffusi nella nostra società, sono presenti sin dalla tenera età ed influenzano scelte formative e lavorative, interessi e abilità delle persone. Aspetto centrale del presente elaborato è il gioco, il quale viene inteso sia come minaccia, sia come risorsa. Minaccia, per gli importanti stereotipi che esso contiene in molti giochi e videogiochi e risorsa, perché risulta essere un canale privilegiato per comunicare con i giovani e potrebbe rivestire un importante ruolo in ambito educativo. Il presente elaborato è il frutto di un intreccio tra teoria e pratica, grazie al progetto Play4STEM, promosso da UNIMORE. Il progetto Play4STEM è stato svolto nel corso dell’anno scolastico 2021/2022 presso diversi Istituti Comprensivi del Comune di Modena e si è posto come obiettivo principale quello di contrastare gli stereotipi di genere attraverso il gioco, in quanto dispositivo metodologico-didattico. Il primo capitolo si occupa della famiglia patriarcale e tradizionale, si pone come obiettivo quello di descrivere i movimenti femministi, la loro evoluzione, anche in territorio italiano. Vengono, infine, citati la pedagogia della differenza e gli Women’s & Gender Studies. Il secondo capitolo tratta nello specifico la tematica degli stereotipi di genere presenti nella nostra società e descrive le varie agenzie di socializzazione e formazione che contribuiscono alla diffusione degli stereotipi di genere. La famiglia rappresenta l’agenzia di socializzazione primaria per i bambini ed è importante sottolineare come, sin dall’infanzia, la famiglia tenda ad incoraggiare comportamenti considerati adeguati al proprio sesso e, invece, scoraggiare quei comportamenti considerati tipici del sesso opposto. Altra agenzia di socializzazione e formazione fondamentale risulta essere il gruppo dei pari, poiché, anche per quanto riguarda le osservazioni avvenute durante il progetto Play4STEM, il giudizio dei pari risulta essere determinante per i giovani. Un posto di spicco viene occupato dalla scuola, in quanto agenzia di formazione appositamente costruita, la quale è responsabile della formazione degli individui e, ancora oggi, è portatrice di importanti stereotipi di genere. Sempre per quanto riguarda la scuola, viene citato il concetto di segregazione formativa, ossia la divisione netta tra le scuole scelte dalle ragazze e quelle scelte dai ragazzi, tale separazione si accentua nella scelta del percorso universitario. Vengono, poi, presi in esame i mass media, i quali contribuiscono indirettamente alla diffusione e alla cristallizzazione degli stereotipi di genere. Il terzo capitolo riguarda la tematica del gioco, viene sottolineata la sua importanza in ambito culturale e come elemento fondamentale per lo sviluppo degli individui. La tematica degli stereotipi di genere viene intrecciata al tema del gioco, prendendo in esame la distinzione tra giochi da maschi e giochi da femmina nei negozi ed il fenomeno della pinkizzazione. La tematica degli stereotipi di genere è molto forte e presente anche nei videogiochi, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei corpi. Un’ulteriore tematica affrontata è quella relativa alla didattica ludica ed alle risorse che il gioco potrebbe fornire in campo educativo. All’interno del terzo capitolo, inoltre, verranno descritte le attività ludiche proposte durante il progetto Play4STEM e l’attività proposta durante la fiera del gioco Modena Play 2022. Il quarto capitolo descrive il progetto Play4STEM in tutte le sue fasi, sia per quanto riguarda le attività nelle Scuole secondarie di primo grado, sia per quanto riguarda le attività nelle Scuole primarie. Vengono riportate e analizzate le trascrizioni dei dialoghi avvenuti nelle classi.
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