Riassunto analitico
L’argomento dell’elaborato finale si concentra sul coordinatore pedagogico e su come questa figura sia cambiata nel corso degli anni, divenendo un professionista sempre più importante e centrale all’interno, soprattutto, delle istituzioni per la prima infanzia. La tesi si divide in quattro capitoli: nel primo capitolo si definisce la figura del pedagogista, anche a livello legislativo, e di come i termini formazione, istruzione ed educazione si siano modificati nel corso degli anni; il secondo capitolo verte sulla figura professionale del coordinatore pedagogico, mettendo in rilievo il suo ruolo all’interno dei contesti educativi, della legislatura nazionale che regola questa figura, della normativa vigente nella regione lombarda, soffermandosi, in modo particolare, su come il coordinatore venga concepito sul territorio mantovano; nel terzo capitolo viene riportata un’esperienza personale di coordinamento all’interno di un centro estivo per minori. Quest’esperienza, maturata durante l’anno 2021, ha richiesto una progettazione minuziosa delle attività che seguivano un tema centrale scelto direttamente dalla figura di coordinamento; nel quarto ed ultimo capitolo, con l’utilizzo di un questionario a domande aperte, si è svolta un’indagine su come viene interpretata e concepita la figura del coordinatore pedagogico da parte del personale educativo in servizio. La ricerca è stata svolta all’interno di un nido dell’alto mantovano in cui si è andato ad indagare, con l’utilizzo di una ricerca qualitativa, quali siano complessivamente le competenze, la gestione del servizio, la relazione nido e famiglia, che il coordinatore pedagogico dovrebbe avere. Le conclusioni hanno dimostrato che la figura professionale di coordinamento è centrale all’interno del buon funzionamento del contesto educativo, poiché è importante la relazione non solo con il personale educativo, col quale deve tenere un rapporto di rispetto e di reciproca collaborazione, ma diviene di fondamentale importanza la posizione che il coordinatore pedagogico deve assumere nei confronti delle famiglie che vivono il servizio. Il coordinatore deve essere il collante che fa in modo che servizio e famiglia riescano a collaborare, garantendo un rapporto di reciproca fiducia, nel quale le figure genitoriali non si sentano mai giudicate, ma ascoltate e sostenute da figure che oggi più che mai richiedono una professionalità che va oltre alla semplice cura dei bambini, richiedendo, invece, un sostegno alla genitorialità e all’educazione dei bambini dagli 0-3 anni.
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