Riassunto analitico
La tesi intende affrontare i temi più rilevanti che circondano il concetto di genere, quali i significati di stereotipi e pregiudizi. Vuole, inoltre, indirizzare alla conoscenza di un educazione di genere, partendo dalle famiglie fino ai contesti scolastici. La nozione di “genere” ha una lunga storia alle spalle fatta anche di contraddizioni e dibattiti. Finora, il genere è sempre stato dato per scontato poiché si è basato sulla dicotomia maschile- femminile e sulle differenze biologiche dei due sessi. Con i “gender studies”, invece, si sviluppa una nuova concezione di “genere” secondo cui ogni individuo ha la possibilità di scegliere in base a ciò che si sente di essere, costruendo così la propria identità separatamente dalle credenze ed aspettative che la società impone. Il primo capitolo si apre con un excursus storico delle ideologie e dei modelli culturali che hanno caratterizzato la storia, dando vita alle teorie di genere sulle quali si fondano molteplici stereotipi, ovvero tutte quelle credenze e costruzioni sociali che si sono tramandate nel tempo, di generazione in generazione. Questi, però, portano alla formazione di pregiudizi nei riguardi di un certo gruppo sociale e culturale e, se condivise in maniera eccessiva, possono scatenare discriminazione e violenza. Infine, si chiarisce il fenomeno della socializzazione attraverso cui vengono interiorizzate tali credenze nei vari contesti già a partire dall’infanzia. Nel secondo capitolo viene messa in luce l’importanza di un'educazione di genere nelle scuole per far fronte ai fenomeni di discriminazione. Sono diverse le forme di comunicazione, ma non tutte promuovono una partecipazione attiva dei bambini. Tuttavia, l’adulto riveste un ruolo importante all’interno delle classi, poiché funge da mediatore e facilitatore che promuove il dialogo ed incoraggia gli studenti a condividere il proprio pensiero senza sentirsi giudicati o criticati; inoltre, educa al rispetto e all’ascolto dell’opinione altrui, ma anche alla condivisione della propria. La tesi si conclude con uno studio osservativo condotto all'interno di contesti educativi, in una primaria in provincia di Bologna durante un servizio di post-scuola con bambini 6 agli 11 anni. L'obiettivo è stato quello di analizzare le forme di comunicazione tra operatrice-bambini/e, bambini-bambine, le narrazioni prodotte e gli eventuali conflitti di genere. E' stato necessario proporre due differenti attività in cui sono stati utilizzati materiali narrativi (favole, costruzioni di storie, ecc.) e stimoli visuali (immagini, pubblicità, ecc.) per promuovere il dialogo, il rispetto e la parità tra i generi nelle relazioni amicali ed affettive. Grazie a questa ricerca è stato possibile favorire la partecipazione attiva, la riflessione critica e la decostruzione di stereotipi e pregiudizi di genere, contro ogni discriminazioni, ogni prevaricazioni e ogni forma di bullismo e di violenza.
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