Riassunto analitico
La mafia, malauguratamente, è sempre stato un elemento che ha caratterizzato lo Stato italiano, al punto da essere ritenuto, nella c.d. cultura popolare di massa, uno degli elementi peculiari dello stesso ed addirittura della nostra cultura. Le risalenti origini e la potenza espansiva di tali associazioni criminali, capaci di espatriare e stabilirsi in qualsiasi luogo con una certa forza, sono le cause della fama e della risonanza che esse hanno ottenuto a livello mondiale, tanto in termini di cultura di massa quanto a livello ludico, per esempio in famigerate opere cinematografiche. Vista la rilevanza del problema, soprattutto in ambito nazionale, innumerevoli sono state le modalità con cui il legislatore ha tentato di fronteggiare tale fenomeno, sempre per mezzo di un agire combinato di più istituti volti talvolta a reprimere e talaltra a prevenire. Per quanto attiene a quest’ultima finalità, ruolo centrale per il diritto amministrativo ha assunto il sistema di documentazione antimafia in qualità di strumento principe di prevenzione del sostentamento e dell’accrescimento del fenomeno in esame. Con l’espansione territoriale delle consorterie criminali anche al settentrione, nonché la maggiore attenzione per i bilanci e le spese pubbliche, il sistema preventivo ha assunto una portanza pratica assai più incisiva rispetto al passato. L’attenzione mediatica per i fatti di mafia ha poi portato gli operatori giuridici della pubblica amministrazione ad un massiccio utilizzo degli strumenti preventivi implementandone oltremodo l’ambito applicativo, dimostrando alla collettività l’attenzione che lo Stato e la politica riservano alla persecuzione di tale fenomeno. L’introduzione del d.lgs. 159 del 11 novembre 2011, ossia del Codice delle leggi antimafia, e successive modificazioni, ha offerto alle autorità competenti un organico sistema di strumenti con cui combattere il fenomeno mafioso, caratterizzati da una certa incisività delle sanzioni comminabili e dei provvedimenti adottabili, nonché da un ingenuo, ma molto comodo, disinteresse per quei principi e quelle garanzie che non possono non dirsi acquisiti al giorno d’oggi.
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