Riassunto analitico
Se l’apprendimento e lo studio si esaurissero assieme all’obbligo scolastico, gli studenti di oggigiorno come potrebbero continuare a vivere in un “mondo della conoscenza”, che richiede di aggiornare continuamente i propri saperi ed abilità e distinguere le notizie vere da quelle false? Ecco uno dei motivi per cui le odierne scuole hanno il compito di formare futuri cittadini autonomi e responsabili, in grado di saper vivere ed affrontare i problemi di oggi e di domani continuando a imparare ad imparare per tutto l’arco della vita. La capacità di studiare in maniera autonoma e consapevole rappresenta una garanzia per l’apprendimento permanente diffuso nei vari contesti di vita. Solitamente, l’incarico di promuovere un metodo di studio è affidato agli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado; invece, attraverso questa tesi, si vuole da un lato sostenere e dall’altro indagare la possibilità, o meglio l’esigenza di insegnare abilità e strategie di studio già a partire dalla scuola primaria. Il primo capitolo tratterà, dunque, della competenza Imparare ad imparare in quanto cornice teorica entro la quale si colloca il percorso didattico presentato, competenza rivolta non solo al presente e al futuro, ma radicata, in realtà, nel passato. Verranno, quindi, illustrate le normative nazionali ed europee di riferimento e le ricerche su Imparare ad imparare in ambito scolastico; si cercherà, poi, di concettualizzare tale complessa competenza analizzando alcune definizioni teoriche fornite da diversi studiosi, soffermandosi anche sul tema della sua misurazione e valutazione, ed, infine, verranno descritte le dimensioni e gli indicatori specifici della competenza. Successivamente, nel secondo capitolo, verrà messo in luce come l’insegnamento di un efficace e flessibile metodo di studio possa sostenere la capacità di imparare ad imparare: in primo luogo il lettore potrà osservare il carattere multicomponenziale di entrambi i costrutti, in seguito potrà scoprire come si è evoluto il concetto di studio dall’antichità fino ad oggi, esaminando poi le principali componenti del metodo di studio. Di conseguenza, lo studio verrà definito come «problema di educazione» ed emergerà l’esigenza di trovare un metodo di studio individuale, il quale viene considerato da molti studiosi come la «prima misura compensativa» per gli alunni con DSA. Nel terzo capitolo, partendo dal presupposto secondo cui per studiare un testo scritto è fondamentale anzitutto saperlo comprendere, verranno illustrate le caratteristiche prima di un buon lettore e poi di uno studente strategico, quindi si analizzeranno le principali strategie di comprensione e le modalità didattiche attraverso cui insegnarle; mentre, successivamente, verrà restituita una rassegna delle principali strategie e metodi di studio presenti in letteratura. In questo capitolo, infine, verrà descritta nel dettaglio l’esperienza di studio delle 5RI, approfondendo anche le somiglianze e differenze rispetto agli altri metodi strutturati. In seguito, il quarto capitolo verterà sulla comprensione e lo studio di testi visivi, in quanto materiali di apprendimento sempre più comuni, in particolare di immagini e video: verrà fatta una breve e sintetica digressione su come poter insegnare agli studenti a comprendere e studiare da questi atipici materiali di studio. Infine, nell’ultimo capitolo, sarà presentata la ricerca esplorativa, condotta sul progetto di tirocinio “Imparare a studiare gli Egizi” realizzato in una classe quarta primaria, finalizzata ad accrescere la consapevolezza degli alunni rispetto al proprio apprendimento, applicando la strategia delle 5RI a differenti tipologie di testo e favorendo lo studio in un contesto di apprendimento cooperativo… tutti elementi promotori dell’Imparare a imparare.
|