Riassunto analitico
Nel mio lavoro di tesi ho cercato di analizzare la percezione della compravendita dei prodotti di seconda mano in due diversi Paesi europei e di studiarne l’origine, le motivazioni e le prospettive economiche e ambientali in questo senso. Nella prima parte ho introdotto il concetto di società del consumo, ne ho descritto l’origine storica, le implicazioni culturali e le variabili demografiche, che hanno portato alla visione generalizzata del consumo di massa come mezzo per affermare la propria identità e il proprio posto nella società. Successivamente ho analizzato la progressiva diffusione della cultura dell’usa e getta con riferimento all’ideazione dell’obsolescenza programmata: tale nuova impostazione del sistema economico ha comportato un ritmo sempre più accelerato dei consumi, una sostituzione sempre più rapida dei beni di consumo e una preoccupante accumulazione di rifiuti. A questa visione, che comporta la perdita di un rapporto autentico con gli oggetti e importanti conseguenze a livello ambientale, ho contrapposto alcuni modelli di economia circolare e varie forme di opposizione individuale alla condanna dell’obsolescenza programmata, come l’arte di riparare, l’upcycling, lo stile di vita zero-rifiuti. Nella terza parte mi sono soffermata sullo studio della percezione dei prodotti usati e dei loro canali di distribuzione nella società odierna. Dopo un breve excursus storico sulle origini di questo mercato secondario, ho analizzato il rapporto dell’individuo con gli oggetti usati e mi sono focalizzata sulle motivazioni e sulle reticenze circa l’acquisto di tali prodotti. Dal punto di vista culturale, ho considerato i luoghi di scambio di oggetti di seconda mano come catalizzatori di interazione sociale e di diversione, nonché come opportunità per lo studio di modi di consumo alternativi. Inoltre ho introdotto un rapporto del 2013 sulla percezione del second-hand da parte dei consumatori di 28 Paesi europei. Nella quarta parte ho presentato i risultati del mio lavoro di ricerca e di raccolta dati effettuati tramite un questionario elettronico ed interviste. Ho intervistato due retailers di prodotti second-hand di portata nazionale, uno per l’Italia e uno per la Germania, e ho cercato di produrre un filo narrativo che permettesse di descrivere l’andamento di tale mercato e l’atteggiamento dei consumatori nei due Paesi rispettivamente. Infine ho descritto la struttura del questionario somministrato su Google, l’estensione del campione e le prospettive di alcuni consumatori sul valore culturale della percezione degli oggetti di seconda mano.
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Abstract
In my thesis, I sought to analyze the perception of the sale-purchase of second-hand products in two different European countries, Italy and Germany, as well as to study its origins, motivations and related economic and environmental issues.
In the first part, I have introduced the concept of consumer society, I have described its historical antecedents, the cultural implications, and the demographic variables, that have brought to a shared view of mass consumption as a way to express one’s identity and role in society.
Secondly, I have analyzed the gradual spread of a throwaway culture in the light of the emergence of planned obsolescence: such new adjustment of the economic system has led to an increasingly accelerated consumption, to a faster and faster substitution of consumer goods and to serious waste accumulation. As opposed to this scenario, which caused the loss of an authentic relationship with objects as well as crucial environmental consequences, I have introduced some models of circular economy and various forms of individual resistance to planned obsolescence and throwaway culture, such as repairing, upcycling, and zero-waste living.
In the third part of my thesis, I focused on the study of the perception of used products and of their distribution channels in today’s society. After a brief historical overview of this secondary market, I analyzed the relationship of the individual with used objects and I brought attention to the motivations and to the reluctance towards the purchase of such products. From a cultural perspective, I have considered the places of exchange of second-hand items as fostering social interaction and entertainment, as well as an opportunity for further studies in relation to alternative forms of consumer behavior. Furthermore, I have introduced a 2013 report on the perception of second-hand in 28 European countries.
In the fourth part, I have presented the results of my research and of my data collection, which were carried out by means of interviews and of an online questionnaire. I have interviewed two second-hand retailers, which are present in Italy and Germany nationwide, and I have tried to develop a narrative to describe the performance of this market and the consumers’ attitude in these two countries respectively. Finally, I have described the structure of the Google online questionnaire, the extent and the limitations of the sample analyzed and the view of several consumers about the cultural value of the perception of second-hand.
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