Riassunto analitico
Come promuovere l’educazione interculturale a scuola? Questo è il grande interrogativo che mi ha spinto a realizzare tale elaborato di tesi. Spesso gli insegnanti di ogni ordine e grado si trovano immersi in una scuola ricca di bisogni, di attenzioni e di aspetti che possono diventare dei veri valori aggiunti e punti di forza se condotti nel modo corretto. Questi aspetti corrispondono alle diversità; infatti, nella scuola multiculturale di oggi le alterità sono all’ordine del giorno e l’insegnante deve possedere i giusti strumenti per gestirle nel migliore dei modi. Purtroppo, le attuali società non spianano la strada al lavoro dell’insegnante; difatti, il diverso è spesso visto come qualcosa di pericoloso a cui prestare attenzione e da cui, di conseguenza, prendere le giuste distanze. Questo allontanamento si genera nel momento in cui insorgono e si sedimentano nella nostra mente stereotipi e pregiudizi nei confronti dei gruppi minoritari. Siamo a conoscenza del fatto che l’intelletto di un bambino viene influenzato da tutto ciò che lo circonda, sia dalla società sia dal tipo di educazione che riceve. Scopriremo nel corso di tale elaborato di tesi che i media rivestono un ruolo significativo nel definire le prospettive di pensiero dei bambini; per questo motivo ho scelto di analizzare i due media che maggiormente vengono utilizzati sia a scuola sia a casa e che fanno insorgere o confermano determinati stereotipi e pregiudizi etnico-razziali e di genere. Essi sono i libri, in particolar modo gli albi illustrati, e la televisione, nello specifico i lungometraggi Disney. Il primo capitolo fa riferimento al percorso normativo che ha portato a introdurre l’educazione interculturale, come la conosciamo oggi, all’interno degli istituti scolastici italiani, per poi arrivare a trattare alcune strategie e metodologie volte a promuovere tale educazione con i propri studenti. Grazie ai testi della scrittrice afroamericana bell hooks verrà offerta una nuova visione di insegnamento, atto a evitare tutte quelle situazioni di rifiuto e di disprezzo a favore del dialogo, della parità, del rispetto e dell’ascolto. Nel secondo capitolo, dopo aver introdotto la valenza interculturale dell’albo illustrato, vengono riportate e analizzate due categorie di picturebooks in merito al colore della pelle: la prima carica di stereotipi e pregiudizi nei confronti della diversità somatica che vede i soggetti neri come inferiori rispetto ai bianchi; la seconda, di cui ne fanno parte gli albi illustrati di bell hooks, che, offrono una nuova visione del mondo e di conseguenza della pelle nera. Nel terzo e ultimo capitolo si passa ad affrontare gli stereotipi e i pregiudizi di genere che ricadono sulla figura della donna all’interno dei film d’animazione del grande colosso disneyano. Tale analisi parte da “Biancaneve e i sette nani” (1937) fino ad arrivare a “Oceania” (2016), mostrando un cambiamento estetico e comportamentale della figura della donna che si libera dai vincoli della società patriarcale.
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