Riassunto analitico
Il lavoro di questa tesi propone lo studio delle fasi operative che conducono alla restituzione di un modello HBIM (Heritage Building Information Model) focalizzando l’attenzione nella restituzione della facciata della Chiesa di Santa Maria ad Nives situata a Motta di Cavezzo (MO). La progettazione BIM, all’interno del patrimonio immobiliare italiano censito da dati Istat come il più vecchio d’Europa, rappresenta un’enorme potenzialità ai fini della conservazione dei beni pur mantenendo ancora una serie di aleatorietà relative allo sviluppo del modello stesso. Il BIM rivoluziona il modo di gestire le informazioni legate al progetto; esso propone un modello unico e centrale dove convergono i contributi dei differenti professionisti coinvolti ed impone una gestione coerente ed esplicita ai ruoli professionali. La peculiarità dei sistemi BIM è la costruzione del modello virtuale di una realtà complessa per composizione di oggetti digitali semplici. La standardizzazione dei processi di modellazione parametrica degli oggetti digitali contenuti in librerie contrasta però con l’irregolarità ed unicità dell’ambiente costruito, specie se storicizzato o in cattivo stato di conservazione. Questo fa sì che il BIM per i beni del patrimonio esistente sia tuttora un campo relativamente nuovo nel mondo accademico e poco popolare in termini di adozione nel mondo dei professionisti. Partendo dal caso studio della chiesa di Santa Maria ad Nives sulla facciata si cerca di delineare un procedimento realizzativo che permetta di restituire un modello HBIM, quanto più fedele all’edificio, che contenga al suo interno le informazioni necessarie per il mantenimento e la conservazione di un edificio esistente.
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