Riassunto analitico
La presente tesi nasce da una mia passione per la letteratura dell'infanzia e, più precisamente, per l'autore Roald Dahl. Roald Dahl ha cominciato la sua carriera come scrittore di racconti, per la maggior parte autobiografici, dove narrava le sue avventure durante il periodo trascorso in Africa e durante la guerra. Dahl è generalmente conosciuto per racconti che sono pensati per un pubblico infantile; molte sue storie sono diventate famose col tempo in tutto il mondo. La tesi, strutturata in tre capitoli, mira ad approfondire la figura di Roald Dahl. All'interno del primo capitolo ho proposto un breve excursus storico-pedagogico del concetto di infanzia, mettendo in luce come da una condizione di totale negligenza nel Medioevo si è giunti, via via, ai tempi contemporanei in cui la figura del bambino ha assunto sempre più centralità. Ho poi cercato di illustrare l’evoluzione della letteratura per bambini in ambito anglosassone, dove la children’s literature ha avuto un grande exploit. Nel secondo capitolo mi sono focalizzato sulla vita di Dahl, sottolineando come le vicende personali e familiari abbiano di fatto trovato posto, più di una volta, nelle opere da lui scritte. Attraverso l’analisi di tre dei suoi più grandi successi, Matilda, The Witches e Charlie and the Chocolate Factory, è stato possibile dimostrare come il concetto di bambino, ormai in evoluzione rispetto al passato, sia alla base di tutta la scrittura dell’autore inglese. Ciò che spicca maggiormente però è l’uso magnifico che Dahl fa della parola: nei suoi testi, ogni singolo appellativo, ogni aggettivo, ogni verbo ha un valore profondamente letterale ma altrettanto evocativo. All'interno del terzo capitolo, infine, ho cercato di indagare le capacità di adattamento di uno stile così visionario al cinema. Uno stile in grado di anticipare, sulla carta, le potenzialità espresse oggi dalle nuove tecnologie capaci di restituire effetti speciali notevoli che Dahl, dal canto suo, era riuscito a trasmettere decine di anni prima.
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