Riassunto analitico
Negli ultimi anni abbiamo vissuto, e viviamo tuttora, una crisi che ha coinvolto tutto il mondo, una pandemia che ha intaccato prima di tutto la salute degli individui e di conseguenza la sfera economica e sociale. Ci siamo ritrovati a vivere le nostre vite segregati dentro le mura domestiche, privati della vicinanza dei nostri affetti più cari. Anche l'ambiente scolastico ha dovuto subire un arresto, sono state sospese tutte le attività didattiche in presenza e sin da subito ci si è impegnati per reinventare nuove modalità per garantire, nonostante tutto, il diritto all'istruzione. Nei contesti scolastici viene intrapresa la Didattica a Distanza, mentre con i più piccolini si cerca di non perdere il contatto, la relazione attraverso progetti che prendono il nome di Legami Educativi a Distanza. Qual è stato il ruolo del coordinatore pedagogico? Quali sono stati i suoi pensieri e le sue azioni? Qual è stato il suo contributo all'interno dei gruppi di lavoro? Ho cercato di rispondere a queste domande ripercorrendo la storia della figura del coordinatore pedagogico nei servizi zero-sei, indagando il piano legislativo nazionale e nello specifico quello della Regione Emilia-Romagna; inoltre ho delineato ruoli, funzioni e competenze. Tra ottobre 2020 e marzo 2021 ho condotto una ricerca di tipo esplorativo all'interno di alcuni servizi educativi del Comune di Bologna. Le parole di pedagogisti, educatori e collaboratori mi hanno permesso di comprendere qual è stato il ruolo svolto dal coordinatore, quali sono state le maggiori problematiche affrontate, ma anche gli aspetti positivi che hanno arricchito il bagaglio esperienziale che servirà ai servizi educativi del futuro.
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