Riassunto analitico
L'elaborato si propone di descrivere, rifacendosi ad importanti studi, le caratteristiche che distinguono i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, con particolare attenzione ai singoli deficit, per i quali si riconoscono tratti comuni, che presentano, però, per ognuno, singole caratteristiche che diversificano a seconda del disturbo. Nel primo capito l'attenzione si è soffermata in particolare sullo studio del Disturbo dello Spettro Autistico, definendone i tratti principali a partire dagli studi di Kanner. Gli studi lo hanno portato a definire i tratti che ad oggi sono tipici dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, categoria all'interno della quale Il Disturbo dello Spettro Autistico rientra. I caratteri che sono stati riconosciuti si identificano in incapacità di sviluppare relazioni con gli altri, sviluppo assente o non completo del linguaggio, ripetizione di attività o suoni (ecolalie) e interessi ristretti. Nello studio dei disturbi sono state identificate tre aree attraverso cui si possono riconoscere le caratteristiche, quali i modelli interpretativi della clinica, basi neurobiologiche e fattori casuali. I disturbi pervasivi dello sviluppo sono stati descritti nel DSM-5, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, dove nel corso degli anni sono state apportate modifiche, sia per quanto riguarda le caratteristiche, che il nome che ad oggi gli viene attribuito. Il riconoscimento e la diagnosi dello Spettro Autistico avviene attraverso l'identificazione dei tratti tipici,a partire dalla prima infanzia in cui il bambino inizia ad avere i primi sviluppi e le prime relazioni, che normalmente in soggetti affetti da questi tipi di disturbo non avvengono. Si definisce poi il Disturbo dello Spettro Autistico dal punto di vista normativo, dando una svolta alla condizione dei soggetti affetti , attraverso il sostegno e l'assistenza ai bambini e alle loro famiglie, applicando le normative anche a livello scolastico e riconoscendo ai soggetti disabili il diritto allo studio, considerando i limiti di ciascuno. Nel secondo capitolo si prendono in considerazione epidemiologia ed eziologia, facendo riferimento a studi che hanno portato a definire le cause e lo sviluppo demografico dello Spettro Autistico. Inoltre si precisa la distinzione dei disturbi che rientrano all'interno dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, con riferimento alla Sindrome di Asperger, alla Sindrome di Rett ,al Disturbo Pervasivo non altrimenti specificato e al Disturbo dello Spettro Autistico. Inoltre in questo capitolo si riprende il DSM-5, riproponendolo nella sua versione aggiornata. Vengono poi presentati i possibili metodi di intervento, tra i quali si ricordano il metodo TEACH o il metodo ABA, utilizzati negli interventi educativi, con l'obbiettivo di integrarli nel miglior modo possibile all'interno della società. Il terzo capitolo si focalizza sulla Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A), processo attraverso cui i bambini riescono ad entrare in comunicazione con gli altri, rifacendosi all'uso di strumenti e ausili. Il processo ha inizio con l'identificazione dei caratteri che ciascun soggetto deve presentare per rientrare nel processo di comunicazione, utilizzata come fattore alternativo di comunicazione e non come mezzo sostitutivo ad essa. Tra gli strumenti maggiormente conosciuti si fa riferimento a PECS, immagini che rappresentano oggetti e azioni della vita reale, che vengono insegnate fin dall'infanzia attraverso alcune fasi pre-definite, che portano il bambino ad essere in grado di esprimere semplici frasi, sentimenti e bisogni.
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