Riassunto analitico
Nell’ambito delle recenti misure a sostegno della “crescita e sviluppo” del Paese deve essere collocato un recente intervento che ha prorogato, sia pure temporaneamente, la percentuale di detrazione delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio e quelle sostenute per la riqualificazione energetica. L’intervento normativo concretamente realizzato con l’approvazione della legge 27 Dicembre 2013, n. 147, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2014), ha reso possibile la proroga dei benefici fiscali per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica. La materia è complessa ed articolata. In questa sede procederò, inizialmente, ad un approfondimento completo dell'evoluzione normativa di questi benefici fiscali riconosciuti ai contribuenti che sostengono spese di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. Anche per l'ordinamento tributario italiano, come del resto avviene negli altri paesi comparabili, le agevolazioni fiscali costituiscono un problema: esse infatti sono numerose, poco omogenee, non facilmente individuabili. E così, nel tempo, accanto al proliferare senza tregua di misure agevolative nelle sedi più disparate, si sono sviluppate iniziative da parte del legislatore volte a porre ordine nella materia e semplificare il complesso tema delle agevolazioni fiscali ed in particolare di tutto l'iter legislativo-governativo italiano, attraverso una riconsiderazione complessiva del fenomeno agevolativo. Successivamente a questa analisi evolutiva, tratterò in modo dettagliato delle disposizioni attualmente vigenti nel nostro ordinamento in merito a tale argomento, entrando nello specifico nella disciplina vigente per le ristrutturazioni edilizie, l'acquisto di mobili e la riqualificazione energetica, accennando anche alle relative discipline Iva.
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