Riassunto analitico
Al giorno d’oggi, la scuola si pone come un ambiente inclusivo, che mira a dare risposte alla diversità dei bisogni degli studenti; di conseguenza, è necessario costruire un sistema educativo in grado di riconoscere le differenze e le peculiarità di ogni studente e del suo contesto di vita. Il lavoro di tesi consiste in una ricerca che ha lo scopo di indagare quali sono le aspettative e i bisogni di genitori di bambini e adolescenti con disturbo dell’spettro autistico verso la scuola. Sono pertanto partita dalla somministrazione di un questionario a genitori facenti parte dell’associazione ANGSA (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo), ponendo alcuni quesiti sia a risposta chiusa sia aperta in formato digitale che hanno fatto emergere diversi bisogni e lacune che purtroppo sono ancora all’interno del sistema scolastico e mi hanno permesso di avere un quadro generale della situazione. Inoltre, ho avuto la possibilità di intervistare l’attuale vicepresidente dell’associazione (ex presidente Nazionale), grazie alla quale ho potuto scoprire diverse informazioni e curiosità sull’associazione (dalla sua nascita, ai servizi che offre, gli obiettivi che si pone…) e su questa tematica da chi l’ha vissuta in prima persona. L’intervista è stata semi-strutturata, ovvero una tipologia d’intervista che consente di essere più libero nel pianificare e condurre il colloquio. È essenziale conoscere le caratteristiche del disturbo dello spettro autistico per progettare interventi educativi che possano rispettare le caratteristiche di ogni individuo: per questo motivo, all’interno del primo capitolo vengono presentate le caratteristiche generali e gli approcci teorici del disturbo stesso. Il secondo capitolo riguarda la pratica educativa e l’importanza di lavorare sul contesto famigliare, descrive gli approcci pedagogici, la normativa, la pratica educativa e le strategie di intervento, fino ad arrivare al lavoro sul contesto e alla centralità del ruolo della famiglia. All’interno del terzo capitolo viene definito il termine “ricerca” e vengono descritti i metodi e gli strumenti di ricerca, focalizzandosi sul questionario. Il quarto ed ultimo capitolo, è il cuore della ricerca, perché descrive a tutti gli effetti le fasi operative della stessa, il campione, lo strumento e l’analisi dei dati. Tra i risultati del questionario e le parole della vicepresidente di ANGSA, sono emerse diverse tematiche importanti con le quali la scuola si dovrebbe ancora confrontare. Tra queste, sicuramente la formazione degli insegnanti che è fondamentale e che deve essere continua anche nel corso della vita. Inoltre, l’ambiente e gli spazi, spesso non adeguati ad accogliere bambini con disabilità, dovrebbero essere il primo passo verso l’inclusione, in modo da offrire l’aiuto necessario ai bambini per scegliere la propria meta e raggiungerla con la massima consapevolezza. Un’altra importante lacuna riguarda il processo stesso di inclusione, un processo che cambia a seconda delle difficoltà che incontra ma che dai risultati non sembra esserci in tutte le scuole. Infine, è emerso che non sempre il rapporto scuola-famiglia è costante e in alcune situazioni non è nemmeno presente. La famiglia è un punto di riferimento importante per l'inclusione degli studenti con disabilità nelle scuole, poiché è una risorsa importante per facilitare l'inclusione di un alunno con disabilità. La scelta di studiare ed approfondire queste tematiche è dovuta ad un interesse personale ed alla consapevolezza dell’utilità che può avere la conoscenza di questi argomenti. Con l’auspicio di poter iniziare a costruire una società maggiormente inclusiva nei confronti di tutte le diversità.
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