Riassunto analitico
Il disturbo dello spettro autistico, in accordo con il DSM-5, si presenta come una sindrome comportamentale, causata da un disordine dello sviluppo, determinato a livello biologico con esordio nei primi tre anni di vita. Le aree che sono principalmente coinvolte appaiono essere: la comunicazione sociale, l’interazione sociale reciproca e il gioco funzionale e simbolico. Persistono, però, incertezze in relazione all’eziologia, agli elementi caratteristici, ai confini nosografici, alla diagnosi, alla presa in carico e all’evoluzione a lungo termine, nonché disomogeneità fenomenica, che hanno comportato, negli ultimi decenni, la ricerca e lo sviluppo di diversi programmi di intervento, che si dimostrano efficaci sia per l’acquisizione di competenze, che per il contenimento di problemi comportamentali. Alla luce di una varietà di approcci metodologici, quindi, si ritiene necessaria una loro conoscenza approfondita per riuscire a rispondere in modo coerente alle necessità di momenti di insegnamento personalizzati per questi bambini, nonché alla promozione di una loro reale integrazione all’interno del contesto classe, grazie all’unione delle indicazioni che derivano dalle metodologie di intervento con accorgimenti organizzativi, metodologici e didattici. Nell’ampia rassegna di proposte di intervento, secondo quanto emerge dalle Linee Guida (2011), ad oggi gli interventi psicoeducativi maggiormente utilizzati per i disturbi dello spettro autistico sono inseriti all’interno di una cornice teorica cognitivo-comportamentale, aventi come obiettivo la modifica del comportamento generale per renderlo funzionale ai compiti della vita quotidiana, riducendo i comportamenti disfunzionali. Il lavoro di tesi, quindi, si focalizza su un’analisi dal punto di visto teorico di alcuni interventi cognitivo-comportamentali applicabili anche in ambito scolastico per perseguire maggiormente l’integrazione nel contesto classe, accompagnata da un’esemplificazione del lavoro condotto durante la mia esperienza lavorativa come insegnante di sostegno nell’anno scolastico 2020/2021 con un bambino con disturbo dello spettro autistico.
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