Riassunto analitico
La tesi è suddivisa in quattro capitolo di cui tre compilativi e uno di ricerca. Il focus di questa tesi è la donna, colei che per molti anni ha dovuto subire il parere della società e che ancora oggi viene inserita sul gradino inferiore del piedistallo. Per questo nel primo capitolo si parla dell’evoluzione della figura della donna, dai tempi antichi fino all’età moderna, ma soprattutto della discriminazione della donna nei diversi ambiti, che sono: quello lavorativo, politico e dei mass media. Dopo aver fornito la giusta definizione di discriminazione e del ruolo della donna, si passa nel secondo capitolo ad esaminare un’ulteriore concetto altrettanto importante che è quello della deumanizzazione, si spiegherà nei vari paragrafi la deumanizzazione sia esplicita che sottile, facendo riferimento a diversi esperimenti attuati in questo ambito, che analizzeranno al meglio il contenuto e lo faranno arrivare con più facilità al pubblico interessato. Si prosegue arrivando all’ultimo paragrafo di questo capitolo, che si focalizzerà sull’oggettivazione e auto-oggettivazione della donna, tramite l’illustrazione delle sette dimensioni di Martha Nussbaum (1999) e vari esprimenti che tratteranno anche la tematica del body shame. Mentre il terzo capitolo si apre con il ritornello di una canzone spagnola, che descrive al meglio lo stato morale di una donna violentata e maltrattata, per poi proseguire con la spiegazione delle varie forme di violenza, ovvero: sessuale, fisica e psicologica, ma non solo, l’attenzione è posta anche sull’IPV (intimate partner violence) e sui modelli multicasuali e unicasuali che possano aiutare a comprendere al meglio questo fenomeno. Inoltre verso la fine di questo capitolo si è cercato di dare uno spiraglio di luce, parlando della Convenzione di Istanbul, alla quale hanno aderito molti paesi, ma soprattutto la quale dichiara come bisognerebbe proteggere una donna vittima di violenza. Per questo si è creato un collegamento con la storia e testimonianza di Gessica Notaro, la ragazza a cui è stato rovinato il volto da parte del proprio partener per via della troppa gelosia. La scelta è ricaduta su di lei, perché è stata una delle poche che ha usato i social per mostrare i cambiamenti del proprio volto senza vergognarsi, ma soprattutto per inviare dei messaggi di sostegno e di aiuto alle donne che vivono la stessa situazione. L’ultimo capitolo riguarda la ricerca. La ricerca prevede che vengano effettuate dell’interviste semi strutturate, composte da tredici domande sia a uomini che a donne di diversa età e paesi. I paesi in questo caso presi in considerazione sono: Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, New York e Brasile. L’obbiettivo di ricerca è quello di capire tramite i racconti e le risposte fornite dai partecipanti se la discriminazione, violenza e oggettivazione, sono fenomeni che dipendono più dalla persona stessa o dal posto in cui vivono.
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