Riassunto analitico
La lettura e la comprensione del testo sono abilità essenziali dell’apprendimento non solo scolastico, ma anche del life-long learning. L’azione del leggere, però, è un processo molto complesso ed articolato, in quanto implica sia attività cognitive di percezione, attenzione e memoria che componenti motivazionali ed emotive. Gli studenti con Disturbo da deficit di attenzione/iperattività mostrano notevoli difficoltà nella lettura e la Didattica metacognitiva ha dimostrato di essere molto efficace nel supportare i soggetti, sia normodotati che con disturbi di apprendimento, nell’acquisizione di buoni livelli di comprensione del testo. Questa modalità di fare scuola, che si focalizza sugli studenti, sui metodi e sul setting educativo piuttosto che sull’insegnante e sui contenuti delle discipline, ha l’ambizioso obiettivo di rendere gli studenti gestori del loro processo di apprendimento, insegnando loro a riflettere sulle caratteristiche del proprio funzionamento cognitivo e sui processi con cui la mente svolge un compito. La Didattica metacognitiva mira a migliorare la capacità di lettura attraverso l’insegnamento e la realizzazione pratica di strategie metacognitive di lettura (MRS), le quali hanno lo scopo di favorire nel soggetto l’autocontrollo, l’automonitoraggio e l’autovalutazione durante il processo di lettura. L’approccio metacognitivo offre un apporto significativo proprio ai bambini con DDAI, in quanto questi sono particolarmente deficitari nelle abilità di autoregolazione. Molti studi supportano l’efficacia della Didattica metacognitiva nel rendere gli studenti dei lettori strategici, tuttavia, le differenti tecniche di lettura dopo essere state insegnate in modo sistematico ed intenzionale da un docente competente, devono essere necessariamente esercitate in modo attivo e costante dagli allievi perché possano essere interiorizzate per poi divenire automatizzate. Il soggetto, però, non impara mai da solo, ma in un contesto sociale situato, costruendo il proprio sapere attraverso il confronto con gli altri. Basandosi su tale concezione socio-costruttivista, la DM considera il gruppo come una risorsa preziosa sia a livello educativo, sia a livello sociale e traduce questo assunto nella modalità didattica dell’Apprendimento Cooperativo. Infatti, l’AC ha dimostrato di essere una tecnica che sostiene l’inclusività e lo sviluppo di abilità cognitive e prosociali: diventare (co)protagonisti del proprio processo di conoscenza favorisce non solo il raggiungimento di successi scolastici, ma anche il benessere psico-emotivo, favorendo il locus of control, la motivazione, il senso di autoefficacia e livelli di autostima modulati ed elevati, i quali sono componenti fondamentali per divenire persone resilienti e competenti.
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