Riassunto analitico
In questo elaborato di tesi è stata studiata l’interazione tra smalti ed inchiostri ceramici nel processo di decorazione digitale delle piastrelle ceramiche. Queste ultime sono prodotte in grandi quantità, formati e varietà estetiche.
Gli smalti ceramici sono materiali di natura prettamente vetrosa ,utilizzati sui supporti ceramici cotti. Essi apportano numerosi vantaggi tra cui: -impermeabilizzare la superficie; -aumentare la resistenza all’usura ed all’attacco chimico; -effetti estetici di alta valenza. In ogni formulazione sono presenti materie vetrose fondenti (fritte),argille ,quarzi, pigmenti , fluidificanti, sostanze zavorranti e collanti o adesivi, in percentuali variabili a seconda delle caratteristiche richieste.
Oggi le piastrelle vengono decorate utilizzando tecniche digitali (inkjet) direttamente sugli smalti di fondo, in cui le composizioni influiscono sulla diffusione e sviluppo del colore finale dell’inchiostro dopo cottura. Nello studio eseguito, a causa del riproporsi di un difetto visibile all’occhio umano, è stato preso in esame l’inchiostro marrone.
I pezzi risultavano di gradazione marrone differente a seconda di quanto tempo intercorreva tra smaltatura e stampa del pezzo; tutto ciò determinava, da un punto di vista estetico, una produzione disomogenea. Si è cercato quindi di determinare una formulazione di smalto in grado di dare risultati ottimali nello sviluppo del colore, minimizzando il ∆E colorimetrico tra pezzi decorati digitalmente in tempi di riposo differenti, rispettivamente 0 ore e 4 ore post smaltatura.
Per valutare l’influenza del tempo di riposo del pezzo, sono state prese in considerazione inizialmente le materie prese singolarmente (argille e fritte), in seguito sono stati formulati degli smalti di prova con esse. Al fine di rendere ripetibili le prove sono stati mantenuti costanti per ogni materia o formulazione, i valori di viscosità e densità; questi sono stati misurati rispettivamente con coppa ford e picnometro, prima della stesura dello smalto.
Sono poi state valutate le differenze di colore per ogni prova tramite l’utilizzo di analisi colorimetriche e spettrofotometriche. In aggiunta sono state effettuate, al fine della caratterizzazione, prove granulometriche, reometriche e per ricavare la morfologia delle gocce di inchiostro di analisi di immagine di ingrandimento. I dati acquisiti tramite colorimetro sono stati utilizzati per ottenere per ogni piastrella 3 ∆E colorimetrici , singoli e medi,rispettivamente su percentuali di colore di 3%,30%,60%, stampati in zone diverse dei campioni. I valori ottenuti di ∆E nella fase di screening sono stati utilizzati per poter formulare diversi smalti. Questi sono stati testati a loro volta come nelle modalità precedentemente descritte, fino alla scelta di due formulazioni ideali ed al controllo dei parametri di esse, con ulteriore utilizzo di analisi di profilazione e SEM.
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