Riassunto analitico
Nel contesto bancario internazionale ed italiano vi è un grande fermento. Dopo la crisi scoppiata nel 2007 l’attenzione al sistema creditizio è diventata sempre più forte, e la vigilanza bancaria è divenuta più rigida, più severa e più esigente. Nel presente lavoro di tesi ci si propone di studiare in maniera approfondita i nuovi accordi di Basilea III, siglati nel 2010, che entreranno definitivamente in vigore nel 2019. Il Capitolo 1 descrive l’evoluzione degli Accordi di Basilea, dalla prima regolamentazione del 1988 alla recente introduzione degli Accordi di Basilea III, ancora in fase di implementazione. Con questo excursus si vuole rendere l’idea di quanto, nel corso di pochi anni, la normativa prudenziale si sia fatta più stringente e sempre più ristretta, a dir poco soffocante, per gli istituti bancari. L’obiettivo del presente lavoro non è tuttavia semplicemente quello di presentare il nuovo framework regolamentare, ma di studiare la sua applicazione specifica per un comparto peculiare del sistema bancario italiano: quello delle Banche di Credito Cooperativo. Le BCC sono tipologie di banche particolari, in primo luogo per la loro precipua forma cooperativa, inoltre in quanto sviluppano un diverso modo di fare banca, preferendo orientarsi verso la territorialità, il legame diretto col territorio, le esigenze delle piccole-medie imprese e la mutualità. Queste e altre caratteristiche verranno descritte nel secondo capitolo, allo scopo di presentare anche ai lettori meno esperti le peculiarità proprie di una Banca di Credito Cooperativo. Si cercherà inoltre di capire quali siano le specificità della normativa a loro riservate e quali siano gli effetti che Basilea III avrà su queste banche di piccole dimensioni. Il fulcro del lavoro si concentra nel capitolo 3, che diviene così il cuore dell'analisi. In questo capitolo infatti, il campo si restringe fino ad arrivare allo studio di una sola banca individuata in Emilia Romagna: il Credito Cooperativo Reggiano. Tale istituto verrà presentato a partire da qualche breve cenno storico, per poi descriverne la struttura e l’organizzazione interna. Si prenderà il Credito Cooperativo come esempio per tutte le BCC della regione, studiandone attentamente il bilancio per valutare la corretta implementazione degli standard richiesti da Basilea III. In particolare ci si concentrerà sullo studio dei requisiti di capitale e di liquidità. Si analizzereranno inoltre tre tipi di rischio: il rischio di credito, il rischio di liquidità ed il rischio operativo, per verificare in che misura siano presenti all’interno della banca e come vengono affrontati e gestiti. Grazie a queste analisi si tenterà di capire se la nuova regolamentazione apporti effetti positivi o meno sul bilancio della banca e quali conseguenze, a livello operativo e gestionale, potrebbero comportare. Ci si avvierà infine alle conclusioni facendo qualche breve cenno sull’impatto che Basilea III ha avuto e continuerà ad avere sul sistema bancario nazionale nel suo complesso.
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