Riassunto analitico
Questo elaborato cerca di mettere in evidenza quanto la creazione di un sistema di regole condiviso e la costruzione di clima adeguato all’interno di un gruppo classe siano alla base dello sviluppo di comportamenti prosociali. Nel primo capitolo la tesi si sofferma sui principi guida della didattica inclusiva, mostrandone le normative, i decreti-legge e le leggi emersi recentemente sullo sfondo educativo italiano, europeo ed internazionale. In seguito, cerca di analizzare i principi e le strategie di didattica inclusiva efficace, basandosi principalmente sul modello delle ventisette strategie di didattica efficace per l’inclusione scolastica proposte da Mitchell (2018). Si focalizza, nel particolare, sulle strategie didattiche più rilevanti per la tesi stessa come l’apprendimento per gruppi cooperativi, il peer tutoring, l’insegnamento delle abilità sociali, il clima della classe, le tecnologie didattiche, la collaborazione tra le figure educative ed infine l’Universal Design for Learning (UDL). Nel secondo capitolo la tesi si concentra sull’importanza della creazione di un clima di classe positivo. Viene sottolineata la necessità di un sistema di regole semplice e condiviso da tutti gli alunni per lo sviluppo di una comunità-classe nella quale gli alunni vivano un senso di appartenenza e possano, così, svilupparsi in apprendimenti e relazioni efficaci. Inoltre, la tesi esamina anche la necessità di sviluppare comportamenti prosociali per un miglioramento del rendimento e del successo scolastico. La prosocialità richiama a disposizioni individuali volte a produrre comportamenti volontari che generano esiti positivi sulle altre persone. In questo senso, all’interno di un contesto-classe favorire l’instaurazione di relazioni positive e di aiuto reciproco tra i bambini risulta fondamentale per la buona riuscita dell’apprendimento. Il terzo capitolo, invece, tratta le tecniche di osservazione e valutazione del processo di inclusione scolastica. In tal senso, illustra le proposte dell’Ervis (Elementi per Rilevare e Valutare l’Integrazione Scolastica) di Anna Bondioli con M. Domimagni, G. Nigito e A. Sabbatini (2009); del Nuovo Index per l’inclusione di Booth e Ainscow (2014) ed infine, del Questionario di autoanalisi dell’inclusione scolastica (QAIS) di Roberto Medeghini (2009). Infine, nel quarto capitolo, descrive le osservazioni e la progettazione di un percorso educativo-didattico per una classe prima primaria incentrato sullo sviluppo di un sistema di regole condivise per l’incremento di comportamenti prosociali, il quale però a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 è stato riconvertito e modificato per essere fruibile attraverso la didattica a distanza. Nell’intervento di didattica a distanza il focus è cambiato ed è divenuto l’importanza delle relazioni sociali ed amicali all’interno della scuola come sostegno per lo sviluppo completo degli alunni dal punto di vista sociale, reazionale e cognitivo. In questo senso si è cercato di rinstaurare queste relazioni ponendo attenzione, da punto di vista relazionale, alle possibili evidenze positive e negative di questa chiusura ed emarginazione sociale forzata. Portando a considerare quando l’isolazione degli alunni abbia gravato sui loro apprendimenti e sullo sviluppo di relazioni sociali adeguate.
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