Riassunto analitico
Il viaggio in letteratura è un tema affascinante, complesso e si ripropone in tutte le epoche storiche, forse perché la vita stessa è per metafora un viaggio e proprio per questo la letteratura non può esimersi dal trattare in tutte le sue accezioni il viaggiare dell’uomo, sia esso fisico o letterale, allegorico, metaforico, fantastico, simbolico. Ogni epoca storica, dai Sumeri fino ad oggi, ha lasciato esempi di opere letterarie che hanno come tema il viaggio e i suoi protagonisti. Durante il corso di Letteratura Italiana tenuto dal professor Giorgio Zanetti mi sono appassionata al tema letterario del viaggio ed è nato in me il desiderio di trattare nel mio elaborato di tesi il viaggio che Dante compie nella Divina Commedia, in quanto il percorso del poeta rappresenta la metafora, l'allegoria del viaggio dell'uomo attraverso la vita che ha come scopo, come meta la felicità, intesa come realizzazione di quelle esigenze, di quelle domande, di quelle aspirazioni originarie ed inestirpabili da cui la natura umana è contrassegnata fin dalla sua origine. Il mio lavoro di tesi si è focalizzato sulla prima parte del viaggio di Dante, quello attraverso l’Inferno, di cui ho preso in considerazione il canto I, il canto III, il canto V, il canto XIII, il canto XIX, i canti XXVI-XXVII e i canti XXXII-XXXIII. Nel mio elaborato vengono analizzati i canti sopra citati e in ognuno di essi viene posta l’attenzione sul peccato presentato al lettore da Dante, che attraverso i dialoghi che instaura con le anime dei dannati dell’Inferno, entra egli stesso in contatto con i peccati che essi hanno commesso. Nella conclusione è proposta una riflessione personale sui peccati analizzati nei capitoli precedenti e, attraverso una sintetica analisi delle colpe ritenute più gravi nel mondo odierno, ci si interroga sui possibili risvolti educativi dell’opera dantesca.
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