Riassunto analitico
TITOLO: L’assistenza infermieristica nei reparti di cure intermedie Post Acuti, a direzione infermieristica: la realtà di Rimini ABSTRACT:
Background: Lo sviluppo delle cure intermedie ha come obiettivo la dimissione ospedaliera precoce. Per i pazienti, che hanno superato la fase acuta di malattia, si aprono le porte dei servizi intermedi, Post-Acuti/Lungodegenza, (Bowcutt, 2000). Le cure intermedie sono “….un range di servizi creati per facilitare la transizione fra l’ospedale ed il domicilio, e per stimolare l’indipendenza funzionale rispetto alla dipendenza clinica; gli obiettivi assistenziali non sono prettamente clinici, la dimissione a domicilio è anticipata ed il raggiungimento degli obiettivi clinici è auspicabile, in alternativa al ripristino dello stato di salute.” (Steiner, 1997). La funzione di assistenza ospedaliera di lungodegenza/post-acuzie e riabilitazione (DGR 1455/1997) fa riferimento ad un’area di degenza con una bassa intensità di cure mediche e tecnologiche e un’alta intensità di cure infermieristiche e riabilitative. (Bartolini E. M.A.Semproli, A.Santullo, Management Infermieristico, 2012) Il potenziamento della qualità delle cure intermedie riduce o previene un inappropriato ricovero in reparti per acuti. (Goddard, 2000) La pianificazione assistenziale per obiettivi, rappresenta una priorità nei reparti di cure intermedie. Obiettivi del progetto •Implementazione nell’arco di cinque anni di un modello assistenziale con la stesura del P.A.I. basato sull’utilizzo della tassonomia NANDA. •Verifica dei benefici acquisiti con questo modello assistenziale in termini di: a)Diminuzione della degenza media b)Aumento del totale dei pazienti ricoverati c)N° dei P.A.I. elaborati d)Peso medio dei D.R.G. e)Risultati raggiunti f)Media P.A.I. Obiettivo a lungo termine: a)Diffusione ed Implementazione di un modello organizzativo a Direzione infermieristica nelle cure intermedie. Materiali e Metodi: La revisione bibliografica è stata condotta sulle banche dati: PubMed; Medline; CINHAL Database; Cochrane Library; Regione Emilia Romagna; utilizzando le seguenti parole chiave: Intermediate care; Ederly people; Health care; Nursing, nurses. L’arco temporale riguarda gli studi degli ultimi 10 anni. E’ stata condotta un’analisi delle Cartelle cliniche e delle SDO sottoposte all’algoritmo del programma “Grouper”, che attribuisce il D.R.G. Il modello assistenziale è stato implementato pianificando la formazione degli operatori, ai quali è stato somministrato un questionario di autovalutazione sulle competenze attese. Partecipanti: Operatori socio-sanitari, infermieri, pazienti ricoverati in U.O. nell’arco di 5 anni. Conclusioni e discussioni Questo lavoro ha evidenziato: •Implementazione nell’arco di cinque anni di un modello assistenziale con la stesura del P.A.I. (Allegato 3), basato sull’utilizzo della tassonomia NANDA, obiettivo raggiunto gradualmente coniugando la pianificazione formativa con l’utilizzo del N.N.N. Nel 2012 si utilizzavano 4 modelli P.A.I.standard, che sono poi divenuti 11 nel 2014. •Verifica dei benefici acquisiti con questo modello assistenziale in termini di: b)Diminuzione della degenza media da 23,5 gg del 2012 a 17,2 gg del 2014. c)Aumento del totale dei pazienti ricoverati da 314 pazienti nel 2012 a 419 pazienti nel 2014. d)N° dei P.A.I. elaborati da 292 nel 2012 a 1941 nel 2014. e)Peso medio dei D.R.G da 1,43 nel 2012 al 1,51 del 2014 (rapporto fra tutti i ricoveri totalizzati in un anno ed il numero dei ricoveri effettuati in questa U.O., >è il peso medio > è la complessità assistenziale dei casi trattati e > sarà l’assorbimento di risorse). f)Risultati raggiunti dal 78% degli obiettivi fissati nei P.A.I. del 2012 al 88% del 2014 g)Media P.A.I. dal 1,43 del 2012 al 4,63 del 2014.
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Abstract
TITLE: Nursing care in the intermediate care wards Post Treble, a nursing direction: reality of Rimini
ABSTRACT:
Background:
The development of intermediate care is aimed at the early hospital discharge. For patients, who have passed the acute phase of the disease, opening the doors of intermediate services, Post-Acute / long-term care, (Bowcutt, 2000).
Intermediate care is "... a range of services designed to ease the transition between hospital and home, and to stimulate the functional independence with respect to clinical addiction; The goals of care are not purely clinical, the home discharge is anticipated and achievement of clinical objectives is desirable, as an alternative to the state of health recovery. "(Steiner, 1997). The function of hospital care long-term care / post-acute care and rehabilitation (DGR 1455/1997) refers to an area hospital with a low intensity of medical and technological care and a high intensity of nursing and rehabilitative care. (Bartolini E. M.A.Semproli, A.Santullo, Nursing Management, 2012)
Improving the quality of intermediate care reduces or prevents an inappropriate admission to acute care. (Goddard, 2000) The care planning by objectives, is a priority in the departments of intermediate care.
Objectives of the project
• Implementation within five years of a welfare model with the drafting of P.A.I. based on the use of taxonomy NANDA.
• Verification of the benefits acquired with this model of care in terms of:
a) Decrease in the average stay
b) Total Increase in hospitalized patients
c) No. of P.A.I. processed
d) Average of D.R.G.
e) Results achieved
f) Media P.A.I.
Long-term goal:
a) Dissemination and Implementation of an organizational model in nursing management in intermediate care.
Materials and methods:
The literature review was conducted on the databases: PubMed; Medline; CINAHL Database; Cochrane Library; Emilia Romagna region; using the following key words: Intermediate care; Ederly people; Health care; Nursing, nurses. The time span covers the studies of the past 10 years. It 'was an analysis of medical records and SDO subjected to the algorithm of the "Grouper" program, which gives the D.R.G. The care model was implemented planning the training of the operators, to which a self-assessment questionnaire on expectations skills was administered. (Attachment 1)
Participants:
social and health workers, nurses, patients admitted to U.O. over 5 years.
Conclusions and discussion
This work has highlighted:
• Implementation within five years of a welfare model with the drafting of P.A.I. (Annex 3), based on the use of taxonomy NANDA, goal achieved gradually combining training planning with the use of N.N.N. In 2012 they were using 4 P.A.I.standard models, which later became 11 in 2014.
• Verification of the benefits acquired with this model of care in terms of:
b) Decrease in the average length of stay from 23.5 days in 2012 to 17.2 days in 2014.
c) Increase of the total of hospitalized patients from 314 patients in 2012 to 419 patients in 2014.
d) N ° of P.A.I. processed from 292 in 2012 to 1,941 in 2014.
e) Average of DRG from 1.43 in 2012 to 1.51 in 2014 (ratio of all aggregated hospitalizations in a year and the number of admissions made in this WU,> is the average weight> is the complex care cases treaties and> will be the absorption of resources).
f) Results achieved by 78% of the targets set in P.A.I. of 2012 to 88% in 2014
g) Media P.A.I. from 1.43 2012 to 4.63 in 2014
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