Riassunto analitico
La relazione con l’altro rappresenta un elemento essenziale per lo sviluppo sociale e costituisce le fondamenta su cui si basano l’apprendimento, lo sviluppo emotivo e una buona qualità della vita (Paganoni, 2016). Nel primo capitolo viene presentata, così, l’importanza della relazione e dell’acquisizione delle abilità sociali, evidenziando come queste si manifestino nei bambini e nelle bambine a sviluppo tipico attraverso diverse forme di gioco. Tuttavia, i bambini e le bambine con autismo incontrano sfide significative in ambito socio relazionale, poiché fin dall’infanzia mostrano difficoltà nel gioco condiviso e simbolico (Gonzalez-Sala et al., 2021). Tali difficoltà nella maggior parte dei casi determinano l’esclusione sociale da parte dei coetanei, con conseguente abbassamento di autostima, isolamento, stress e ansia. Risulta quindi fondamentale programmare interventi tempestivi e adeguati per arginare le possibilità che le difficoltà in ambito relazionale diventino maggiormente impegnative nell’adolescenza e nell’età adulta (Bass e Mulick, 2007). Dunque, nel secondo capitolo viene fornita una panoramica dell’Intervento Mediato dai Pari (PMI) partendo dalle origini e dai fondamenti teorici, per poi approfondire le tipologie maggiormente utilizzate e la suddivisione in fasi operative. Questo approccio educativo, attuabile in ambito scolastico, mira a potenziare le competenze sociali, comunicative e comportamentali di bambini con difficoltà socio-relazionali tramite il coinvolgimento attivo dei loro coetanei (Rotheram-Fuller, 2010). Nel terzo capitolo viene condotta una scoping review di articoli scientifici pubblicati dal 2000 al 2023 che hanno valutato l’efficacia di interventi mediati dai pari nel contesto scolastico. Lo studio ha ristretto il campo a programmi che hanno coinvolto bambini e bambine con autismo di età compresa dai 3 ai 12 anni e i loro coetanei a sviluppo tipico. La revisione è stata condotta seguendo il metodo PRISMA e ha preso in esame dodici studi. I risultati della scoping review indicano che gli Interventi Mediati dai Pari sono generalmente validi, ma che la loro efficacia può variare in base a fattori come il contesto dell'intervento, l'età, il grado scolastico dei pari e la presenza di comorbidità con disabilità intellettiva. Inoltre, la validità sociale degli interventi è stata ampiamente riconosciuta, con particolare attenzione alla necessità di adattamenti per garantire la generalizzazione, la sostenibilità e l'applicabilità delle strategie nel lungo periodo. Infine, l'ultimo capitolo propone un progetto di Intervento Mediato dai Pari, specificamente pensato per essere implementato nel contesto scolastico con bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 12 anni.
|