Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi nasce con un’intenzione, ovvero quella di fare chiarezza rispetto ad un tema per cui è complesso tracciarne confini definiti quando se ne domanda la natura. La stessa natura che entra in gioco nella Pedagogia dell’emergenza, una disciplina che si propone come careggiata da seguire in quelle situazioni che defineremo critiche, disastrose, improvvise, che sono fuori dal controllo di un soggetto, così come la loro durata, le loro conseguenze, le persone coinvolte. Ciò che deve altrimenti essere prevista è la modalità di reagire di fronte ad una situazione, il progettare una soluzione anticipatamente, un piano di risorse. Allo scopo di meglio articolare l’argomento, il testo è stato organizzato in tre capitoli. Nel primo capitolo, Fondamenti teorici della pedagogia dell’emergenza, indagheremo l’aspetto secondo cui una situazione rischiosa viene vista come parte di un mondo altro, lontano dalla realtà in cui viviamo. Uno sguardo storico scorrerà questo tema, dalla caduta del Muro di Berlino agli attacchi terroristi degli ultimi decenni, insieme alla pandemia da COVID-19, che invece dimostrano come essa sia una possibilità, un rischio, di qualsiasi luogo. Andremo a definire che cosa s’intende per emergenza in ambito pedagogico e come l’educazione può venire in soccorso, educando ad attendere l’inatteso. In conclusione, verrà proposta una riflessione sul ruolo dell’insegnante come educatore di una comunità responsabile. Nel secondo capitolo, Il rapporto tra la dimensione relazionale del lavoro educativo e la dimensione curricolare in correlazione alla progettazione del setting educativo, sarà affrontato il tema della relazione educativa in emergenza, ovvero la necessità di assicurare un rapporto sinergico tra docenti, bambini, famiglie. Il rischio di cui sopra parlato è il contrario di sicurezza, per questo si proseguirà definendo la struttura che gli ambienti e i contesti di cura dovrebbero garantire, considerando luoghi dove i soggetti possono essere autentici e liberi di interagire ed esprimere le loro emozioni. Per questo è necessario conoscere alcuni dispositivi emergenziali che permettono il sostegno e l’incoraggiamento per diventare individui attivi. Infine, il terzo capitolo, Emergenza, scuola educazione: un’indagine preliminare presso l’Istituto Comprensivo di Lugagnano Val D’Arda, sarà il risultato della somministrazione di un questionario presso l’I.C. in oggetto. La volontà risiede nel voler dimostrare ai colleghi che non conoscere con certezza una definizione di emergenza o quelle che sono le pratiche da adottare non significa non aver mai esperito tale situazione. L’intento diventa quello allora di in-formare i docenti a proposito del tema avanzato nella presente tesi, nell’ottica di fare ricorso ad una loro possibile esperienza pregressa per ripercorrere i passi che hanno percorso come educatori e figure di riferimento, o come coinvolti in prima persona in una situazione emergenziale. Presentati dei quesiti aperti, verranno quindi raccolte le loro riposte e analizzate sulla base delle tematiche affrontate nei capitoli precedenti. In conclusione, una situazione imprevista richiede un’azione immediata e in un contesto educativo ciò comprende il bisogno di interventi urgenti che comportano la capacità di adattamento e di gestione di un contesto che vede la necessità di proseguire e perseguire nella formazione e nell’educazione di bambini e ragazzi.
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