Riassunto analitico
La tesi “Crisi finanziaria e sistemi di controllo: quando la prevenzione non funziona” è stata redatta con l’obiettivo di approfondire il tema dei controlli e dell’attività di vigilanza sugli intermediari finanziari partendo da un’analisi delle diverse tipologie di controllo attualmente previste per poi procedere ad una verifica dell’effettivo funzionamento di queste. Le crisi bancarie degli anni precedenti hanno dimostrato che le difficoltà del sistema finanziario non si limitano solo ai soggetti direttamente coinvolti ma si propagano spesso sull’intero territorio del Paese interessato e anche a livello sovranazionale. I legislatori, italiano ed europeo, hanno adottato soluzioni sempre più incisive per garantire un controllo sulle banche al fine di evitare situazioni di squilibrio. Si vuole approfondire il tema dell’efficienza dei controlli in quanto, nonostante l’ampia legislazione in materia, negli ultimi anni si sono verificate delle crisi, quindi si cercherà di capire quali sono stati i campanelli d’allarme che non sono stati colti, la necessità di mantenere una stratificazione dei controlli, il rapporto tra benefici e costo della supervisione. Nel primo capitolo vengono analizzate le modalità con cui la crisi si diffonde all’interno del sistema economico, diventando una crisi sistemica, la necessità di una regolamentazione statale a fini preventivi e i principali strumenti utilizzati nella prevenzione delle situazioni di squilibrio. Nel secondo capitolo viene posta l’attenzione sulle istituzioni coinvolte nell’attività di controllo, considerando strumenti di derivazione europea e nazionale, con un focus particolare sui controlli interni e sul Collegio Sindacale. La descrizione degli strumenti viene svolta considerando la loro validità nel misurare la stabilità della banca. L’effettivo funzionamento degli strumenti visti nei primi due capitoli verrà analizzato nel capitolo terzo nel quale si utilizzeranno le crisi bancarie degli ultimi anni come punto di riferimento per valutare il funzionamento delle norme adottate a seguito della crisi del 2007, prendendo in considerazione anche l’impatto della recente crisi sanitaria come occasione per valutare il funzionamento dei sistemi di recente introduzione. Alla luce delle informazioni raccolte, nell’ultimo capitolo vengono comparati gli strumenti di prevenzione della crisi per capire quali sono risultati maggiormente utili nelle situazioni di squilibrio precedenti, viene svolta dunque una ricerca sul campo dell’efficacia dei sistemi di controllo e una riflessione sulle criticità della normativa in modo da valutare la necessità e il funzionamento dei controlli stratificati presenti nel nostro ordinamento e in quello europeo. L’obiettivo finale è quello di proporre un sistema di controllo maggiormente efficiente, meno stratificato e dispendioso ma che riesca a cogliere istantaneamente le situazioni che possono rappresentare un indicatore di difficoltà per poter intervenire in via precauzionale ed impedire il propagarsi di conseguenze negative sul mercato. L’effettiva possibilità di creare un tale sistema verrà valutata nelle conclusioni in modo da confrontare lo stato attuale del meccanismo di vigilanza e supervisione con un modello ideale e valutare quali sono i nodi da sciogliere per la sua realizzazione.
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