Riassunto analitico
La mia tesi tratta le potenzialità che ha lo sport dell’orienteering all’interno della scuola e per quali motivi potrebbe/dovrebbe essere introdotto come attività curricolare nella scuola primaria. Nel primo capitolo “lo sport e l’attività motoria nella promozione del benessere dell’individuo” ho studiato come si è evoluto il concetto di sport negli anni individuandone caratteristiche e differenze e sottolineando come, oggi, lo “sport è per tutti”. Mi sono, poi focalizzata sui dati statistici italiani relativi al numero di persone che pratica sport distinguendo gli individui che lo praticano continuamente, saltuariamente e mai. Dai dati si può notare come la situazione nel corso degli anni sia migliorata, ma non raggiunge ancora i livelli medi europei. L’Italia, infatti, occupa gli ultimi posti della classifica europea. Mi sono soffermata, poi, sulle cause e le conseguenze di una ridotta attività fisica. Mi sono concentrata sull’obesità e sull’uso dei dispositivi tecnologici e di come un’inadeguata attività motoria influisca sulla postura ed altri aspetti di salute e benessere. Nel secondo capitolo ho approfondito il concetto di “outdoor education”. Sono partita da un excursus storico per arrivare, poi, a sottolineare le potenzialità e le differenze con il tradizionale insegnamento in aula. Dalla ricerca è emersa l’importanza dell’educazione all’aria aperta e di considerare il bambino protagonista attivo del suo apprendimento. Successivamente ho riportato alcuni esempi di scuole che hanno adottato questo tipo di educazione. Dopo aver presentato alcune attività che si possono svolgere all’aria aperta anche con i bambini e averne evidenziato caratteristiche e potenzialità, mi sono soffermata sullo sport dell’orienteering. Nel terzo capitolo ne illustro il suo funzionamento, le caratteristiche e i materiali necessari per praticarlo. Il quarto capitolo analizza le potenzialità e le risorse che questo sport “mette in gioco” all’interno della scuola. Partendo da ciò che prevedono le Indicazioni Nazionali per l’educazione fisica ho dimostrato come attraverso l’attività di orienteering si possano raggiungere molti degli obiettivi elencati nella normativa. Ho approfondito il concetto di giocosport, distinguendolo da quello di gioco e di sport, per poi giungere ad evidenziare caratteristiche e peculiarità del gioco-orientamento. Prima tra tutte è la componente laboratoriale attraverso la quale si può organizzare e programmare un percorso interdisciplinare. Il gioco-orientamento, infatti, rientra prevalentemente all’interno di materie quali geografia ed educazione fisica, anche se è collegabile a tutte le altre materie. L’orienteering, inoltre, ha una valenza importante anche per aspetti psicologici. Nell’ultimo paragrafo di questo capitolo mi soffermo proprio su questi: strutturazione spazio-temporale, stili cognitivi, funzioni esecutive e metacognizione. L’ultimo capitolo riporta la mia esperienza di tirocinio all’interno di una classe terza di scuola primaria, dove ho proposto un “laboratorio di gioco-orientamento” suddiviso in diverse attività. Ogni attività è descritta all’interno di una tabella dove vengono riportati gli obiettivi di apprendimento che si vogliono raggiungere, il luogo in cui si svolge l’attività, i collegamenti interdisciplinari, le osservazioni personali, arricchite dal contribuito diretto dei bambini e la documentazione raccolta attraverso foto.
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