Riassunto analitico
La crescente emergenza degli eventi avversi dovuti ad errori in corso di terapia farmacologica con medicinali LASA (Look-Alike/Sound Alike) ha reso obbligatoria l’assunzione di iniziative volte al contenimento di tale problematica, al fine di salvaguardare la sicurezza dei pazienti e scongiurare ulteriori costi assistenzialistici a carico del Sistema Sanitario Nazionale. In Italia, in particolare, è dal 2010 che si prosegue con il monitoraggio di come e quanto questa problematica sia percepita dai professionisti sanitari distribuiti sul territorio: in ospedale, nei servizi territoriali delle ASL, negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, nelle farmacie di comunità. È proprio a questo ultimo soggetto che si rivolge il mio progetto di ricerca: con la collaborazione di Titolari e/o Direttori e Collaboratori di 55 farmacie di comunità di Modena e provincia, si è cercato di verificare la sufficiente e efficace conoscenza della Raccomandazione ministeriale n° 12 “per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci “Look Alike/Sound Alike” e l’adozione di misure contenitive per minimizzare i rischi conseguenti a un’incauta prescrizione, interpretazione e distribuzione dei medicinali. La ricerca si inserisce in un progetto nazionale che vede coinvolti docenti e ricercatori di Tecnologia e Legislazione farmaceutiche (A.D.R.I.T.E.L.F.) in collaborazione per rispondere ad una domanda sulla valutazione del Rischio clinico in farmacia durante la dispensazione di medicinali posta dal Ministero della Salute. Il progetto ha previsto la somministrazione nelle 55 farmacie selezionate di un questionario attraverso cui rilevare la probabilità che diversi medicinali LASA hanno di far indurre in errore il farmacista, richiedendo di dimostrare un episodio eventualmente verificatosi in farmacia. Il 95% dei farmacisti Titolari o Direttori o Collaboratori intervistati hanno riportato chiaramente l’avvenuto confondimento tra medicinali con particolare riferimento al confezionamento, del quale si denuncia la confusione durante la lettura del dosaggio e soprattutto, del numero di unità posologiche. Discutendo poi delle ricadute che questa emergenza ha in termini di Rischio clinico, emerge una chiara esigenza di collaborazione tra i diversi professionisti sanitari al fine di individuare una comunicazione chiara e a scanso di equivoci. L’interpretazione della prescrizione medica è un passaggio critico della filiera di gestione del farmaco per incapacità di medico e farmacista di rispondere alle rispettive esigenze professionali, sia in termini di meri formalismi prescrittivi sia come qualità e sicurezza della prescrizione (47% degli intervistati è incline a dichiarare che il farmacista di comunità può essere facilmente coinvolto in un errore conseguente a un’interpretazione scorretta della prescrizione medica). Il progetto, quindi, dal punto di vista dei medicinali LASA permette di verificare quale tra le caratteristiche di denominazione e di confezionamento è oggi la maggiore causa di confondimento tra medicinali simili. Inoltre, il progetto vuole valutare il ruolo della farmacia di comunità come uno dei principali luoghi in cui in primis monitorare il rischio clinico attraverso degli interventi strutturali che agiscano sia a livello delle relazioni umane (maggiore collaborazione con i medici prescrittori, potenziamento dell’attività di counselling verso il pazienti, presa in carico del paziente per controllarne l’andamento della terapia farmacologica) sia per implementare l’attività di farmacovigilanza passiva attraverso una puntuale segnalazione degli eventi avversi dovuti a medicinali, compresi quelli relativi ai farmaci LASA.
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Abstract
The increasing emergence of adverse events due to errors during drug therapy with LASA (Look-Alike / Sound Alike) has made it mandatory to take steps to contain this problem, in order to safeguard patient safety and avoid additional welfare costs for the National Health System. In Italy, in particular, it is from 2010 that we continue monitoring how and how much this problem is perceived by healthcare professionals distributed in the area: in the hospital, in the local health services of the ASL, in the studies of general practitioners and pediatricians of free choice, in community pharmacies. It is precisely this last subject that my research project addresses: with the collaboration of the owners and / or directors and collaborators of 55 community pharmacies of Modena and the province, we tried to verify the sufficient and effective knowledge of the Ministerial Recommendation n ° 12 "for the prevention of errors in drug therapy" Look Alike / Sound Alike "and the adoption of containment measures to minimize the risks resulting from an unsuccessful prescription, interpretation and distribution of medicines. The research is part of a national project that involves professors and researchers of Pharmaceutical Technology and Legislation (A.D.R.I.T.E.L.F.) in collaboration to answer a question on the assessment of clinical risk in pharmacies during the dispensation of medicines placed by the Ministry of Health. The project involved the administration of a questionnaire in the 55 selected pharmacies through which to detect the probability that different LASA medicines have to make the pharmacist mislead, requiring to demonstrate an event that occurred in the pharmacy. 95% of the registered Pharmacists or Directors or Collaborators interviewed clearly reported the confounding of medicines with particular reference to packaging, which confirms the confusion during the reading of the dosage and above all, the number of dose units. Then discussing the consequences that this emergency has in terms of clinical risk, there is a clear need for collaboration between the various health professionals in order to identify a clear communication and to avoid misunderstandings. The interpretation of the medical prescription is a critical step in the chain of drug management due to the inability of doctor and pharmacist to meet the respective professional needs, both in terms of mere prescriptive formalisms and quality and safety of the prescription (47% of respondents are inclined to declare that the community pharmacist can easily be involved in an error resulting from an incorrect interpretation of the medical prescription). Therefore, from the point of view of LASA medicines, the project makes it possible to verify which of the characteristics of naming and packaging is today the main cause of confusion between similar medicines. Furthermore, the project aims to evaluate the role of community pharmacy as one of the main places in which to monitor clinical risk through structural interventions that act both at the level of human relationships (greater collaboration with prescribers, counseling towards patients, taking care of the patient to check the progress of drug therapy) and to implement the activity of passive pharmacovigilance through a timely reporting of adverse events due to medicines, including those related to LASA drugs.
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