Riassunto analitico
Il presente lavoro nasce da un personale interesse nei confronti della letteratura per l’infanzia, la quale ha assunto negli ultimi decenni un peso sempre maggiore in ambito scolastico. Partendo da questi presupposti, l’intenzione è stata quella di esaminare in modo più approfondito tematiche ad essa strettamente correlate, come la fantasia e la creatività. Inizialmente sono quindi stati analizzati questi concetti con un particolare attenzione nei confronti dei contributi psico-pedagogici forniti dalla letteratura, tra cui quello fondamentale di Bruno Munari; ciò che emerso, al termine di questa digressione, è un’ormai diffusa opinione sulla necessità di promuovere fantasia e creatività, sia in ambito familiare che in ambito scolastico. A tale proposito, un enorme contributo sulla tipologia di azioni da compiere all’interno della scuola, per raggiungere questo scopo, viene da Gianni Rodari, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano di fama internazionale, autore di numerosi testi per bambini e ragazzi, da molti considerato il gigante della fantasia. Anticipatore della forza liberatoria della creatività, Rodari è stato ed è tutt’ora fonte di insegnamento per le insegnanti di ogni ordine e grado. Dopo aver ripercorso i momenti salienti della sua vita e le tematiche di cui le sue opere si fanno portatrici, è stata proposto uno studio approfondito di uno dei suoi lavori più conosciuti, la Grammatica della fantasia, nella quale l’autore affronta il problema del fantastico, declinandolo secondo vari aspetti; ciò che emerge dall’opera è il legame con le parole, con le fiabe popolari, con la vita quotidiana e con il gioco. Ad aspetti più teorici, Rodari affianca numerosi esempi pratici, da lui stesso sperimentati all’interno del contesto scolastico, durante la sua esperienza come maestro prima e come autore per l’infanzia poi. Alcuni di questi contributi sono stati da me utilizzati come spunto per la progettazione e la realizzazione di percorso didattico di analisi delle fiabe tradizionali e di invenzione di storie in un contesto scolastico come quello della scuola dell’infanzia.
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