Riassunto analitico
L’insuccesso accademico rappresenta una problematica rilevante non solo per gli studenti stessi, ma anche per le famiglie e per gli Atenei (Dante, Palese & Lancia, 2011). Secondo il Rapporto Eurostat riferito all'anno 2014, in Italia la percentuale degli studenti che termina con successo i corsi universitari intrapresi è del 23,9%, all'ultimo posto fra i Paesi membri dell'UE, mentre è del 15% la percentuale degli abbandoni. Per il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sede di Reggio Emilia (dati riferiti all’anno accademico 2012-2013) la durata media degli studi è di 3,4 anni, la percentuale degli studenti iscritti fuori corso è del 4,3% e la percentuale del tasso di abbandoni tra il 1° e il 2° anno è del 10,7% mentre quella tra il 2° e il 3° anno è del 6%. Per fare fronte a questo problema, nonostante le percentuali siano al di sotto di quelle d’Ateneo, il gruppo dei tutor del Corso di Laurea ha sentito l’esigenza di implementare strumenti della didattica tutoriale, da utilizzare nella relazione con studenti che hanno manifestato difficoltà nel superamento degli esami, cosa che li espone a rischio di insuccesso. Il presente elaborato di tesi ha inteso rilevare quali strategie tutoriali possano risultare efficaci per aiutare lo studente a far fronte alle criticità che causano insuccesso accademico. Le strategie estrapolate dalla revisione sono poche e non di provata efficacia. Gli Autori concordano nel ritenere che le metodologie di apprendimento attive siano utili per favorire negli studenti il coinvolgimento e l’acquisizione di competenze durature; inoltre è emersa l’importanza di promuovere l’autonomia e l’approccio autodiretto dello studente. Il Corso di Laurea ha quindi utilizzato in via sperimentale i contratti di riuscita in quanto rispondenti ai criteri sopra riportati. Non vi sono studi precedenti sull’applicazione di questa tipologia di contratto ma solo relativi ai più generici contratti di apprendimento, applicati in ambito di tirocinio. Scopo del presente studio di ricerca-azione è descrivere la percezione, da parte di tutor e studenti, dell’efficacia dei contratti di riuscita quale strumento per far fronte alle difficoltà incontrate dagli studenti nel superamento degli esami. Il campione è rappresentato da 16 studenti frequentanti il Corso di Laurea in Infermieristica di Reggio Emilia e 15 tutor. Al termine dello studio tutti gli studenti, ad eccezione di uno, sono soddisfatti dell’utilizzo del contratto di riuscita, ed anche i tutor. Dalle interviste condotte a conclusione dello studio, con tutor e studenti, emergono alcune tematiche a favore dell’efficacia dello strumento in quanto consente l’individuazione delle cause di difficoltà o l’esplicitazione di queste e l’acquisizione di strategie di studio adeguate; aumenta la fiducia in se stessi e nella propria capacità di riuscita; accresce l’assunzione d’impegno, di responsabilità e la motivazione; supporta l’acquisizione di capacità di autogestione, di gestione del tempo e il rispetto delle tempistiche. I risultati ottenuti confermano quanto la letteratura riporti sull’efficacia dei più generali contratti di apprendimento. Poiché lo studio non è finalizzato a fornire risultati quantitativi in merito alla riduzione dell’insuccesso accademico, vi è la necessità di ulteriori studi per verificare se l’utilizzo del contratto di riuscita, negli studenti identificati come a rischio d’insuccesso, migliori la loro performance e incida nel ridurre i tassi d’insuccesso.
Credo che questo studio ponga le basi per l’utilizzo dei contratti di riuscita al fine di acquisire competenze teoriche e non solo pratiche e professionalizzanti. Sulla base dei risultati ottenuti reputo auspicabile l’inserimento, in modo formalizzato, del contratto di riuscita all’interno del sistema universitario.
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