Riassunto analitico
Introduzione Il contesto demografico e sociale odierno, caratterizzato da cambiamenti nel panorama della salute donna, necessita di un adeguamento dei servizi del percorso nascita ai bisogni di cura delle donne in gravidanza. A riguardo, alcuni documenti internazionali propongono una valorizzazione della figura ostetrica nell’organizzazione dei servizi, ponendola come un punto di riferimento per la donna, indipendentemente dalle condizioni di rischio presenti o assenti nella gravidanza stessa. L’ostetrica, infatti, è una professionista della salute che, in autonomia nelle condizioni di assenza di rischio clinico, o in equipe ove la gravidanza necessiti di competenze mediche, lavora per la protezione della normalità e per l’empowerment della donna, due aspetti peculiari della sua assistenza e fondamentali per una nascita in salute. Il progetto di tesi prende in esame l’assistenza alla gravidanza a termine, un preciso arco temporale che rappresenta il passaggio dall’assistenza prenatale alla preparazione al momento di “incontro” tra la madre e il suo bambino. Obiettivo Obiettivo della tesi è organizzare, in un punto nascita dell’Emilia Romagna, secondo le indicazioni regionali, un progetto di implementazione di un servizio di presa in carico di tutte le gravidanze afferenti al punto nascita, orientato al miglioramento della qualità dell’assistenza, alla qualità percepita dalle donne e alla pratica assistenziale evidence-based: l’ambulatorio della gravidanza a termine (GAT). Metodi Nella tesi sono stati analizzati alcuni dati, raccolti nel periodo gennaio 2014 - giugno 2016, riguardanti l’assistenza alla gravidanza fisiologica presso il termine nell’ambulatorio dedicato e durante il travaglio/parto. Dalla visione delle schede di report inserite nella cartella clinica al momento della presa in carico vengono elaborati i punti riguardanti: assistenza in ambulatorio e durante la degenza, numero di visite in ambulatorio, tipologia di parto, esiti neonatali. Inoltre è stata analizzata l’offerta assistenziale alla gravidanza a termine attraverso l’analisi organizzativa della struttura, la ricerca e la descrizione delle prestazioni eseguite nelle realtà ambulatoriali. La revisione della letteratura relativa alla pratica clinica appropriata a termine di gravidanza e all’assistenza ostetrica è stata il punto di partenza per l’elaborazione del progetto di riorganizzazione. Risultati La presenza di alcune criticità organizzative e assistenziali, prima tra tutte la non possibilità di categorizzazione del rischio di tutte le gravidanze che accedono alla struttura (sole le donne con certificato di basso rischio del proprio curante possono accedere al percorso della fisiologia), richiede la revisione dell’attuale organizzazione. Conclusioni La tesi propone la realizzazione dell’ambulatorio della gravidanza presso il termine come ipotesi per permettere all’Azienda in esame di migliorare la qualità e l’appropriatezza dell’assistenza erogata e di valorizzare le peculiari competenze dei singoli professionisti. L’ambulatorio GAT diventa sede della valutazione delle condizioni eventualmente presenti di rischio e dei bisogni di cura della donna, così da poter definire, in base alla complessità delle cure necessarie, il professionista più appropriato per l’assistenza a termine e durante il travaglio e parto. La figura ostetrica è prevalente nell’assistenza a bassa complessità ma, come suggerito dal documento anglosassone (Chief Nursing Officers of England, Nothern Ireland, Scotland and Wales. Midwifery 2020 Programme: Core Role of the midwife Workstream Final Report, 2010) analizzato, rimane presente anche nei casi di alta complessità per rispondere al bisogno di potenziare e proteggere la normalità presente nel processo evolutivo di ogni gravidanza.
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