Riassunto analitico
Background: La Sclerosi Sistemica (SSc) è una patologia connettivale cronica su base autoimmune caratterizzata da vasculopatia del microcircolo, alterazioni della risposta immunitaria ed eccessiva deposizione di collagene a livello cutaneo e negli organi interni. L’eziopatogenesi della sclerodermia non è stata ancora chiarita. È stato dimostrato che il sistema immunitario è implicato nella patogenesi della malattia in quanto sono stati riscontrati autoanticorpi specifici per ogni variante di SSc parallelamente ad una massiccia presenza di cellule immunitarie negli organi maggiormente colpiti, quali cuore, reni, intestino, polmoni e pelle. Evidenze epidemiologiche suggeriscono un possibile ruolo dei fattori ambientali quali polveri di silicio e metalli inorganici come possibili cofattori eziologici o prognostici della SSc. Il nostro studio si è focalizzato sulla valutazione della presenza di micro e nano particelle inorganiche nel siero e nei capelli di pazienti affetti da SSc indagando il loro possibile ruolo nell'eziopatogenesi della malattia. Metodi: Sono stati valutati trenta pazienti affetti da SSc di età media pari a 55 anni e 30 soggetti sani comparabili per età e sesso ai pazienti sclerodermici. I pazienti sono tutti residenti nell'area geografica della provincia di Modena da più di 10 anni. L'esposizione a polveri ambientali è stata valutata mediante un questionario anamnestico richiesto a tutti i soggetti inclusi nello studio. Si sono raccolte informazioni cliniche e demografiche, sulla storia occupazionale e residenziale dei soggetti, nonché sulle abitudini al fumo e la presenza di impianti protesici. Siero e capelli sono stati scelti come matrici biologiche per l'analisi sulla presenza di micro e nano particelle. La caratterizzazione morfologica del particolato è stata effettuata mediante Microscopia Elettronica a Scansione Ambientale (ESEM), mentre l’identificazione chimica delle particelle è stata attuata mediante Spettroscopia a raggi X per Dispersione di Energia (EDS). La valutazione totale quantitativa degli elementi in traccia presenti nel siero e nei capelli è stata svolta attraverso Spettrometria di Massa al Plasma ad Emissione Atomica (ICP-AES) basandosi sui protocolli approvati dall’Istituto Superiore di Sanità. Risultati: Abbiamo riscontrato un significativo aumento del rischio di SSc associato all’esposizione occupazionale (Odds Ratio, OR = 6.00; Confidence Interval, CI = 1.607 – 22.40). i dati sull’esposizione ambientale (OR = 1.351; CI = 0.4024 – 4.535), sull’abitudine al fumo (OR = 1.500; CI = 0.4232 – 5.137) e sulla presenza di impianti o protesi (OR = 3.000; CI = 0.2985 – 3.988) non sono risultati significativi. Nei campioni sierici e nei capelli dei pazienti SSc sono state identificate sia micro che nano particelle di diametro compreso tra 50 nm e 3,7 micrometri. Le particelle ceramiche e metalliche sono state ritrovate sia in singola forma che in forma di aggregati e di agglomerati micrometrici. Gli elementi ritrovati con maggior frequenza mediante microanalisi EDS sono il Si, Fe, Zn, Al, Ti e Mg mentre è stata trovata una minore frequenza di occorrenza per quanto riguarda il Cu, Mn, Ni, Cr, Ba, Zr e Sn. La concentrazione degli elementi in traccia nel siero e nei capelli dei soggetti analizzati ha mostrato una significativa concentrazione di Ti, Al, Si, Cr (p<0.0001) e Zn (p<0.01) nei pazienti affetti da SSc rispetto ai controlli. Conclusioni: La presenza significativa di Si ed altri metalli inorganici rilevata come elementi in traccia in tutti i campioni biologici dei pazienti SSc sembrerebbe suggerire un possibile ruolo come cofattori nell'eziopatogenesi della SSc.
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