Riassunto analitico
L'elaborato finale è composto da tre capitoli ed ha come scopo quello di individuare la relazione tra outdoor education e inclusione. Nel primo capitolo ho considerato la storia e lo sviluppo di questo nuovo tipo di scuola, soffermandomi sulla pedagogia del bosco. Ho esaminato le esperienze educative in Italia, scoprendo che negli ultimi venti anni sono state condotte ricerche in merito ai vantaggi derivati dall’imparare all’aperto. Diversi studiosi si sono soffermati sugli aspetti positivi dello stare all'aperto ed hanno elaborato molteplici teorie. Una di queste prende il nome di Attention Restoration Theory, secondo la quale, una persona riesce a concentrarsi meglio dopo aver passato del tempo all’aperto. Oggi, educare all'aperto ha un significato strettamente legato al concetto di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che ha tra le sue finalità il cambiamento nella maniera di pensare e pensarsi in relazione al mondo. Risulta fondamentale permettere ai bambini di fare esperienza diretta dei territori circostanti, naturali ed urbani, affinché possano esplorare, osservare ed infine conoscere. L’outdoor education rompe il paradigma educativo tradizionale, che vede l’insegnante al centro dell’azione educativa e didattica, per dare allo studente il ruolo centrale nel processo di apprendimento. Nel secondo capitolo, ho considerato l'importanza dell'educazione e del valore scientifico, analizzando come, sin dai primi anni di scuola, i bambini siano sottoposti all'esplorazione e alla sperimentazione, arrivando, alla scuola primaria, ad utilizzare il metodo scientifico attraverso attività pratiche, sperimentate individualmente e in gruppo. Nel terzo capitolo, ho proposto un'unità di apprendimento (Uda) per individuare la relazione tra outdoor education e inclusione, soffermandomi su come le metodologie outdoor, basate sulla cooperazione, sulla partecipazione attiva ed il coinvolgimento di tutti, potessero favorire la creazione di un ambiente di apprendimento inclusivo, migliorando il benessere in classe. L’Uda è stata proposta a due classi prime, una inserita nel progetto “scuola all’aperto”, l’altra facente parte del percorso tradizionale. Per osservare la relazione tra outdoor education e inclusione, sono stati utilizzati strumenti che hanno permesso di constatare come, l’attuazione di metodologie outdoor e di una didattica inclusiva abbia notevolmente migliorato il benessere degli alunni di entrambe le classi, ma ancor di più quello degli alunni appartenenti alla classe tradizionale. I momenti di collaborazione e cooperazione sono divenuti sempre più frequenti, rafforzando l’unione del gruppo classe. Ad oggi, non ci sono molti strumenti oggettivi utili a validare questa teoria, ma ciò che è stato osservato in questa esperienza di tesi è stato molto importante per continuare a condurre studi sul tema qui proposto e raccogliere ulteriori dati che possano dare supporto alla relazione positiva tra outdoor education e inclusione.
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