Riassunto analitico
I recenti sviluppi nell’ambito della biotecnologia farmaceutica hanno portato all’individuazione di nuove categorie di farmaci e la loro somministrazione nella forma attiva costituisce sicuramente una sfida appassionante per i ricercatori e per le industrie farmaceutiche. Per vincere questa sfida una delle strategie più promettenti è quella di ottimizzarne la somministrazione utilizzando drug delivery systems (DDS) nanoparticellari o “nanocarriers”. Le solid lipid nanoparticles (SLN) possono essere considerate promettenti nanocarries perché semplici da ottenere, stabili e formulati a partire da materiali lipidici considerati GRAS (Sostanze Ritenute Generalmente Sicure). Recentemente l’attenzione dei ricercatori si è concentrata sul loro assorbimento a livello gastrointestinale attraverso la via linfatica. Infatti, le SLN preparate con trigliceridi assomigliano ai chilomicroni e possono seguire il processo di assorbimento linfatico intestinale, facendo evitare l’effetto di primo passaggio ai farmaci che trasportano. Data la natura delle SLN, queste possono trasportare principalmente molecole lipofile facilmente incorporabili nei sistemi. Molecole idrofile come proteine o polisaccaridi, invece, possono essere incorporate più facilmente dopo averne ridotta la solubilità con processi quali la condensazione polielettrolitica. In questo lavoro di tesi, come molecola modello è stata scelta eparina, un glicosamminoglicano carico negativamente che è in grado di formare complessi polielettrolitici con un polimero cationico come il chitosano il quale possiede anche ottime proprietà di promotore dell’assorbimento orale. Pertanto, lo scopo del presente lavoro di tesi sperimentale è stato di formulare e caratterizzare SLN capaci di incorporare complessi polielettrolici tra eparina e chitosano (PEC) formando drug delivery systems potenzialmente in grado di veicolare l’eparina per via orale. Sono state formulate sia SLN contenenti solo eparina che SLN contenenti PEC ed entrambi i sistemi sono stati caratterizzati riguardo le dimensioni, il potenziale zeta, il caricamento e il rilascio di eparina in liquido gastrico e intestinale simulati. Inoltre sono state studiate le condizioni di liofilizzabilità ottimali per ottenere prodotti solidi stabili nel tempo e perfettamente ridispersibili. Infine sono stati condotti esperimenti preliminari di internalizzazione in cellule CaCo-2, usate solitamente come modello in vitro di assorbimento intestinale.
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