Riassunto analitico
La lettura e, indirettamente, la scrittura sono pratiche positive. In particolar modo la narrativa introspettiva, specificamente in riferimento all’autobiografia, all’autoritratto e al diario, favorisce l’autoconoscenza, l’autocomprensione e l’autogestione del mondo interiore di un individuo, specie nella scuola primaria. La lettura di testi di questo genere contribuisce ad educare i bambini ad essere cittadini attivi e responsabili, grazie alla stimolazione della pratica introspettiva. Tale pratica è incentivata dalla fruizione di opere in cui la storia di vita presentata è ricca di riflessioni stimolanti sull’interiorità di colui che è sia autore sia protagonista delle vicende narrate. Infatti, l’insegnante, può influire positivamente sulla comprensione e sulla connessione del bambino con la propria dimensione interiore, cosicché esso raggiunga il pieno sviluppo umano. Questo elaborato sottolinea la rilevanza che la narrazione riveste sul processo di autoriflessione di una persona ed esamina molteplici nuclei concettuali. Il primo capitolo introduce l’introspezione, definendola e sottolineandone l’importanza, e apre alla riflessione sul concetto di memoria, poi vagliato nel secondo capitolo, in cui si presentano e si analizzano metafore ed errori mnestici, il funzionamento e il ruolo, soprattutto di testimonianza del passato, della memoria: aspetti che influiscono sul racconto di vita dell’individuo. Il terzo capitolo presenta la relazione complessa fra le tre dimensioni costitutive di un atto comunicativo, cioè la sfera del dicibile, dell’indicibile e del non detto. Queste tre sfere, correlate anche ai concetti di segreto e di mistero e di visibile ed invisibile, che emergono nei componimenti poetici, influenzano il contenuto, esplicito o implicito, espresso, consciamente o inconsciamente, dall’emittente del messaggio. Il rapporto intricato tra queste dimensioni influenza gli scambi comunicativi, e determina la natura e la sincerità del contenuto condiviso, il quale, nella letteratura introspettiva, deve essere il più onesto e attinente al vero possibile. Il quarto capitolo esamina i tre principali generi della narrativa introspettiva, i quali vengono presentati nei loro tratti salienti e contestualizzati storicamente e socio-culturalmente, anche nel corso del tempo. Il paragrafo inerente all’autobiografia si focalizza principalmente sull’importanza della trasparenza che lo scritto deve avere, in relazione ai concetti di “patto autobiografico” e di verità autobiografica, e in opposizione al genere del romanzo. Il paragrafo relativo al diario si incentra principalmente sulla scrittura diaristica come narrazione estremamente sincera e personale degli avvenimenti più rilevanti della nostra vita, raccontati focalizzandosi soprattutto sulla loro componente emozionale e riflessiva, in un vero processo di catarsi. Il paragrafo analizza inoltre la funzione di archiviazione svolta dal diario, e confronta il diario tradizionale, segreto, con il diario attuale, aperto a tutti, poichè pubblicato online. Il paragrafo relativo all’autoritratto vaglia il genere in ambito sia pittorico sia letterario, riflettendo sulla funzione che fotografia e specchio ricoprono e sul contributo che esercitano nel processo di autoanalisi e di autoconoscenza dell’individuo, conoscenza che ha inizio con l’osservazione fisica, in particolare del volto (sito identitario), e che giunge all’analisi del mondo interiore. Il quinto capitolo presenta alcune proposte di attività didattiche realizzabili per stimolare lo sviluppo dell’abilità introspettiva negli allievi di classe quarta e/o quinta primaria. Tali proposte, pluridisciplinari ed inclusive al fine di favorire un’educazione umana unitaria, sono da adattare alle necessità e competenze della classe, utilizzando plurime metodologie e rispettando gli stili cognitivi e le intelligenze multiple dei bambini.
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Abstract
Reading and, indirectly, writing are positive practices. Especially introspective fiction, specifically with reference to autobiography, self-portraiture and the diary, promotes self-knowledge, self-understanding and self-management of an individual's inner world, especially in primary school. Reading such texts helps educate children to be active and responsible citizens by stimulating introspective practice. This practice is stimulated by the enjoyment of works in which the life story presented is rich in stimulating reflections on the interiority of the person who is both author and protagonist of the events narrated. Indeed, the teacher can positively influence the child's understanding of and connection with his or her own inner dimension, so that the child achieves full human development.
This paper emphasises the relevance of narration to a person's self-reflection process and examines multiple conceptual cores.
The first chapter introduces introspection, defining it and emphasising its importance, and opens to reflection on the concept of memory, which is then explored in the second chapter, in which metaphors and mnestic errors are presented and analysed, as well as the functioning and role, especially as testimony to the past, of memory: aspects that influence the individual's life story.
The third chapter presents the complex relationship between the three constituent dimensions of a communicative act, namely the sphere of the sayable, the unspeakable and the unspoken. These three spheres, also related to the concepts of secret and mystery and visible and invisible, which emerge in poetic compositions, influence the content, explicit or implicit, expressed, consciously or unconsciously, by the sender of the message. The intricate relationship between these dimensions influences the communicative exchanges, and determines the nature and sincerity of the content shared, which, in introspective literature, must be as honest and truthful as possible.
The fourth chapter examines the three main genres of introspective fiction, which are presented in their salient features and contextualised historically and socio-culturally, including in the course of time.
The paragraph on autobiography focuses mainly on the importance of the transparency that writing must have, in relation to the concepts of the 'autobiographical pact' and autobiographical truth, and in opposition to the genre of the novel.
The paragraph on the diary focuses mainly on diary writing as an extremely sincere and personal narration of the most relevant events of our lives, recounted focusing above all on their emotional and reflective component, in a true process of catharsis. The paragraph also analyses the archiving function performed by the diary, and compares the traditional, secret diary with the current diary, open to all, as it is published online.
The section on self-portraiture examines the genre in both the pictorial and literary spheres, reflecting on the function of photography and the mirror and the contribution they make to the process of self-analysis and self-knowledge of the individual, knowledge that begins with physical observation, in particular of the face (the site of identity), and leads to the analysis of the inner world.
The fifth chapter presents some proposals for teaching activities that can be realised to stimulate the development of introspective skills in fourth- and/or fifth-year primary school pupils. These proposals, which are multidisciplinary and inclusive in order to foster a unified human education, are to be adapted to the needs and skills of the class, using multiple methodologies and respecting the children's cognitive styles and multiple intelligences.
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