Riassunto analitico
Il Melanoma maligno (MM) rappresenta un problema sanitario rilevante a causa della sua elevata incidenza; infatti il MM è il tumore più frequente nei giovani adulti. Per tale motivo l’attenzione nei confronti di questa neoplasia è sempre maggiore e oggigiorno fortunatamente grazie alle nuove metodiche di imaging non invasive la diagnosi avviene più precocemente rispetto al passato, il ché garantisce spesso una buona prognosi. D’altra parte la prognosi risulta significativamente peggiore nei pazienti con stadio di malattia più avanzato, con coinvolgimento dei linfonodi regionali e/o di organi a distanza, ovvero nei soggetti con malattia metastatica. Mentre gli impatti psicosociali e le strategie di coping sono già stati ben descritti, la letteratura sulla ricerca qualitativa in ambito di MM risulta carente. Tuttavia questa neoplasia richiederebbe un’attenzione particolare su questo tema in quanto il MM presenta problemi unici che lo differenziano dagli altri tumori come, ad esempio, la natura visibile del cancro, le cicatrici multiple e la conseguente alterazione dell’immagine corporea che rappresentano preoccupazioni di particolare importanza per i pazienti che ne sono affetti. La letteratura scientifica presente, seppur ancora molto limitata e lacunosa, mostra studi riguardanti la ricerca sui bisogni dei pazienti con melanoma; tuttavia la maggior parte di questi studi si basa su questionari che il paziente svolge in autonomia e che quindi non sono indicativi poiché non esaminano appieno le esperienze e i vissuti del paziente. Circa il 30% dei pazienti affetti da MM riferisce un importante stress psicologico, e questo aspetto sembra riguardare non solo i pazienti ma anche i loro famigliari. Tutti i pazienti con diagnosi di MM inoltre, una volta superata la fase iniziale di diagnosi e terapia entrano in un sistema di follow-up, il cui scopo principale è la prevenzione secondaria, ovvero l'individuazione precoce di eventuali recidive e/o di nuovi primitivi cutanei. Nonostante l’ovvia necessità del follow-up, è stato evidenziato che il paziente esprime emozioni contrastanti al riguardo: da un lato si osservano aspetti positivi (rassicurazione, diagnosi precoce, opportunità di fare domande e esporre dubbi…) ma anche aspetti potenzialmente negativi (aumento dell’ansia, dover subire esami diagnostici ritenuti non strettamente necessari, perdita di tempo, problemi logistici per i pazienti con domicilio lontano dall’ospedale di riferimento, costi economici). La valutazione di nuovi modelli di cura per pazienti con pregresso MM è necessaria per migliorare l’assistenza medica e infermieristica in un'ottica di presa in carico interprofessionale.
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