Riassunto analitico
La Cannabis sativa L. è una pianta dioca annuale, originaria dell’Asia centrale, generalmente classificata nella famiglia delle Cannabaceae, di cui ne sono state identificate 7 varietà. È una delle piante più antiche coltivate dall’uomo; i suoi primi utilizzi risalgono al neolitico, circa 10000 anni fa. Le sue applicazioni sono molteplici, dall’ambito alimentare-medicinale a quello industriale. Infatti, i semi di Cannabis sono stati fonte di alimentazione per centinaia di anni, soprattutto per le popolazioni orientali. La composizione proteica del seme è unica nel mondo vegetale ed è una delle fonti più ricche di acidi grassi polinsaturi. In abito industriale la pianta è ottima fonte di fibra tessile. L’impiego della C. sativa come erba medicinale vanta una lunga tradizione in molte culture. Già al tempo degli egizi era utilizzata nel trattamento del glaucoma e come antiinfiammatorio. La composizione chimica della pianta è caratterizzata dalla presenza dei fitocannabinoidi, una vasta gamma di composti terpenofenolici presenti solamente nella Cannabis; ad oggi se ne conoscono più di 70 differenti. Il progetto di ricerca della presente tesi di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche ha riguardato l’estrazione, l’isolamento e la caratterizzazione di alcuni tra i più importanti cannabinoidi non psicotropi, farmacologicamente attivi, della Cannabis sativa L.; in particolare il cannabidiolo, l’acido cannabidiolico e il cannabigerolo. Diverse tecniche estrattive sono state prese in considerazione, tra cui l’estrazione con soxhlet, l’estrazione assistita da ultrasuoni (UAE) e l’estrazione con soxtec. La metodica migliore è stata l’estrazione mediante l’utilizzo del soxhlet. Successivamente l’estratto ottenuto è stato sottoposto a cromatografia liquida preparativa (flash column chromatography) al fine di isolarne i componenti principali. Tali tecniche hanno permesso di separare il cannabidiolo con una purezza superiore al 90%. Per la caratterizzazione dei cannabinoidi isolati sono stati utilizzati metodi cromatografici (HPLC-UV/DAD) e spettroscopici (NMR). Al fine di arricchire la conoscenza dei componenti attivi di natura terpenoidica di C.sativa è stata anche effettuata una caratterizzazione completa dell’olio essenziale di due varietà. La caratterizzazione dell’olio essenziale stata possibile mediante l’utilizzo di metodi gas cromatografici. In entrambe le varietà è stato possibile identificare oltre al 95% dei composti. I componenti principali sono risultati il β-myrcene, il β-caryophyllene e il terpinolene, noti per la loro applicazione in campo cosmetico.
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